Regia di Carlos Saldanha, Chris Wedge vedi scheda film
Dopo le corazzate animate di “Shrek” e “Monsters & Co.”, approda con successo nelle sale anche “L’era glaciale”, un film meno strombazzato dei suoi confratelli e ai quali ruba più di un’idea, ma che dimostra una brillantezza certamente non inferiore a quella dei suoi illustri colleghi. Tutto inizia 20.000 anni fa quando la Terra comincia a raffreddarsi e gli esseri viventi migrano verso Sud, tranne il solitario mammuth Manfred, il logorroico bradipo Sid, un branco di tigri delle nevi, una tribù di umani e uno strano topo/scoiattolo che per tutto il film cerca di nascondere una ghianda nel ghiaccio. Inizia così un “buddy movie” che nella coppia Manfred/Sid ricompone le dinamiche di quella Shrek/Ciuchino, con un misantropo perseguitato da un logorroico perdigiorno e che si ritrova un neonato da riconsegnare alla sua tribù. Ai due si aggiunge l’infingardo Diego, una tigre che ha come scopo quello di condurli verso un’imboscata dove il suo branco dovrebbe impadronirsi del piccolo bocconcino, ma il viaggio crea imprevedibili alchimie così i tre diventano protagonisti della prima famiglia “disfunzionale” della storia. Divertente, malinconico, suggestivo, questo viaggio nella preistoria si rivela una piacevole sorpresa. Sempre pronta a stupire e divertire è anche l’edizione italiana, con le voci di Leo Gullotta, Pino Insegno e del “bleso” Claudio Bisio.
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