Regia di Carlos Saldanha, Chris Wedge vedi scheda film
Un cartone che, un po' come "Shrek" ed altri prodotti simili, può sicuramente piacere a grandi e piccini. Qui si narra la storia di un bradipo logorroico e di un mammuth senza famiglia che, al tempo della grande glaciazione, si assumono il compito di portare un cucciolo umano dalla tribù del padre, dopo che la madre è stata uccisa durante un attacco delle tremende tigri dai denti a sciabola. Al gruppetto si unirà la tigre Diego con intenzioni tutt'altro che amichevoli.
Al di là della storiellina, narrata con notevole sagacia, la genialata degli autori del film è di avere inserito gli interventi del guastatore Scrat, una sorta di scoiattolo mannaro arpagonicamente attaccato alla sua ghianda, della quale non riesce tuttavia ad entrare veramente in possesso. Tutti gli spettatori si ricordano più di questo animaletto che di tutti gli altri personaggi del film, ed è proprio Scrat a causare i grandi eventi con i suoi comportamenti spesso sconsiderati, ma minimali, come quello di voler piantare la sua ghianda nello strato di ghiaccio.
Mi piace molto l'idea di avere reso protagonisti di questo film d'animazione tutti animali ormai estinti: tutti tranne il bradipo (e ovviamente l'uomo), che qui di tutti è l'animale più lento e indifeso, e tuttavia è l'unico ad essere sopravvissuto.
"L'era glaciale" non è un capolavoro come "Galline in fuga" (2000) o "Shrek" (2001), ma è comunque uno dei migliori film d'animazione della storia.
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