Regia di Lino Del Fra vedi scheda film
Seguendo la lezione di Pier Paolo Pasolini e del suo Comizi d'amore (1964), Lino Del Fra e Cecilia Mangini si aggirano per l'Italia chiedendo a persone comuni le loro opinioni su temi discussi o scottanti a riguardo della sfera sessuale: la verginità o il tradimento, la pornografia o l'omosessualità.
Innanzitutto agli stabilimenti Italsider di Taranto; poi a una festa dell'Unità presumibilmente del nordest (non meglio specificata la località); quindi all'Alfa Romeo di Arese, in provincia di Milano; infine a colloquio con un prete emiliano che accoglie nella sua parrocchia omosessuali e transessuali e con la comunità gay torinese che annualmente organizza una giornata dell'orgoglio omosessuale. Cecilia Mangini e Lino Del Fra girano tutta Italia alla ricerca di pensieri veri, quotidiani, privi di filtri, intervistando persone comuni, uomini e donne di qualsiasi età ed estrazione sociale per farsi un'idea di quali siano le opinioni collettive a proposito di argomenti sessuali scottanti o controversi per l'epoca – non che oggi siano ritenuti del tutto sdoganati, d'altronde. Si parla a ruota libera quindi di aborto, omosessualità, adulterio, verginità e così via, per rendersi conto di quanto retrogradi, bigotti, ipocriti e mentalmente chiusi siano gli italiani. 6/10.
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