1945, tempo di Liberazione e di chiusura dei bordelli. Il "Palais Oriental" è uno di questi e sta per cessare le sue attività: Marion, una delle ragazze che lavorano al "Palais", sogna l'amore e la felicità. Petit Louis - il factotum della casa, innamorato pazzo di Marion - sa che non potrà mai averla e per questo si mette alla ricerca dell'uomo che saprà renderla felice. Pensa di trovarlo in Dimitri Josco, ma...
Note
Leconte firma la regia di un film fatto di décor, di flashback e di nostalgie cinematografiche. L'esito ridonda di effetti visivi che spodestano il naturalismo e di personaggi che lasciano indifferenti.
Un mattone senza senso e senza alcuno sprezzo del ridicolo involontario che piu'di una volta affiora prepotente.Le aspirazioni erano alte i risultati assai meno lusinghieri e la Casta,comunque molto bella,non è che aiuti tanto il regista…
Si può, per amore, sublimare la propria esistenza o metterla in pericolo?
Questo l'assunto del film di Leconte.
Ancora una struggente storia di amori impossibili, assoluti, difficili, tragici. Ed il melodramma si trasforma in tragedia.
Paztrick Timsit è ottimamente in parte e la Casta continua a crescere artisticamente. Leconte, come il cinema francese, ci riesce a regalare delle 'storie'… leggi tutto
Dal marito della parrucchiera al factotum del "piatto del giorno"( così si chiamavano le prostitute che passavano da un bordello all'altro). Nella Parigi degli anni ’40 il Palazzo Orientale, una casa di tolleranza, gioiosa e colorata come una labirintica e sensuale quinta di un teatro, dovrà chiudere. Tra le fanciulle "des plaisirs" si muove Petit Louis (Patrick Timsit) nato, svezzato e… leggi tutto
Niente eufemismi pietosi. Per identificare la professione più antica del mondo - quella che forse vanta anche il maggior numero di appellativi (volgari e non) - meglio andare dritti. Lo ha fatto Ken Russel, non…
VOTO : 5. Approcciarsi ad un titolo di Leconte è come partecipare ad una roulette russa, può succedere di tutto. Questo è senza dubbio uno dei suoi film peggiori. Non so bene quale fosse il suo obiettivo, anche perchè, sceneggiatura alla mano, la storia non offre certo spunti degni di nota. A parte le scenografie sempre molto curate, rimane ben poco della visione e ci…
Un film che in Italia è passato giustamente inosservato; tutto gira intorno alla Casta che è l'unica ragione per cui ho visto il film. Manca una sceneggiatura, è tutto ovvio, noioso e gli attori non sa recitare, soprattutto la bella modella. Belle le scenografie. Leconte e Timsit in altre occasioni bravi artisti qui sono sprecati. Voto: 4,5.
Filmaccio di cui non si capisce l'utilità, in quanto racconta una storia trita e ritrita: lei puttana e sprovveduta, lui ainnamorato di un amore impossibile, lui affezionato ma sostanzialmente sfruttatore.
Sta roba ha un unico minimo pregio, nel "coro" delle puttane, che in effetti ricorda gli antichi cori greci; è l'unico motivo di interesse.
Nella Parigi del dopoguerra, tre prostitute, durante una notte piovosa di lavoro sui marciapiedi, aspettando possibili clienti, si lasciano andare ai ricordi di una loro collega, Marion (Laetitia Casta), unica che sia riuscita a farsi strada nella vita. La storia inizia con la nascita di Petit Louis, in un bordello, a seguito di un “incidente di lavoro” di una prostituta, che decide fin da…
Visto un film del regista francese Patrice Leconte poi impari benissimo cosa accadrà nei successivi: storie d’amore tormentate, l’eroina protagonista morirà o si suiciderà, toni ed atmosfere sospese e fuori dal tempo, fotografia patinata e confezione “extralusso” capaci sì di solleticare l’ego degli occhi ma che spesso lasciano freddi il cuore e la mente.
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Si può, per amore, sublimare la propria esistenza o metterla in pericolo?
Questo l'assunto del film di Leconte.
Ancora una struggente storia di amori impossibili, assoluti, difficili, tragici. Ed il melodramma si trasforma in tragedia.
Paztrick Timsit è ottimamente in parte e la Casta continua a crescere artisticamente. Leconte, come il cinema francese, ci riesce a regalare delle 'storie'…
Dal marito della parrucchiera al factotum del "piatto del giorno"( così si chiamavano le prostitute che passavano da un bordello all'altro). Nella Parigi degli anni ’40 il Palazzo Orientale, una casa di tolleranza, gioiosa e colorata come una labirintica e sensuale quinta di un teatro, dovrà chiudere. Tra le fanciulle "des plaisirs" si muove Petit Louis (Patrick Timsit) nato, svezzato e…
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Commenti (1) vedi tutti
Un mattone senza senso e senza alcuno sprezzo del ridicolo involontario che piu'di una volta affiora prepotente.Le aspirazioni erano alte i risultati assai meno lusinghieri e la Casta,comunque molto bella,non è che aiuti tanto il regista…
commento di bradipo68