Regia di Todd Phillips vedi scheda film
Il film preferito del momento da ogni recensore psicopatico che vi vede riflessi i propri squilibri-ed eccitato per l'hype che vi è connaturato(ma pare un flop alla sua prima uscita) hype come dicono i fighetti-, ma anche molte altre cose nella propria vita, si rivela ben poca cosa ad una effettiva visione. Curato e bello visivamente, con una convincente se non ammaliante ricostruzione fotografica e delle scenografie, esterni anni '70 nella New York/Gotham in linea di racconto "alternativo", a quella che sarebbe la vera ambientazione e storia pregressa di vita del personaggio di Joker/Arthur Fleck, è assolutamente nullo come storia e dal punto di vista strettamente di contenuto, di una qualche proposta narrativa di originalità minima, residuale, cinematografica.
La sceneggiatura è oltremodo debole, il personaggio di Harleen/y Quinn/zell interpretato d Lady Gaga(vera donna?Transessuale? Uomo? A vederla la prima opzione è dubbia, e da una vita sì gioca su questo), quantomai pretestuoso e anche irritante difatti esce dal film praticamente senza incidere, vuoi pure per il simbolo scelto per interpretarla che è l'incarnazione stessa del mainstream e del conformismo transumanista imperanti a Hollywood.
Todd Phillips era con il primo film riuscito a realizzare l'opera giusta al momento giusto, 2019, attingendo a piene mani dalla New York anni '70 e '80 di Scorsese, e in particolare dall'angoscia esistenziale e dal senso di sconfitta di una civiltà intera ripresi da "Taxi Driver'' e altri capod'opera come "Re per una notte" (da cui Robert De Niro) sul progressivo isolamento e scollamento dell'individuo maschile occidentale e isolato, nelle grandi città americane ma anche altrove, ovunque, riattualizzandolo alla deriva materialistica della società negli anni 2000.
Con questa ultima prova, Phillips forse si conferma nel suo ritorno ad essere un regista ''pacco" da commediacce come l'orrido "Starsky & Hutch" per arrivare ala saga di successo commerciale "Una Notte da Leoni", filmetti apparentemente anticonformisti ma solo borghesotti e di patinata superficie, oltre che ragioneristica confezione, in realtà perfetti per due ore da italiano medio alla Maccio Capotonda, tutto piattaforme e abbonamenti di streaming, tutto preso per la fruizione di certi prodotti superficiali e di pura apparenza, tutta promozione e marketing, poche idee e quasi tutte di ritorno, deboli, buoni solo per le copertine delle riviste.
Brutta la colonna sonora seppure presa da classici della canzone e del musical americani, ma molto scontati e utilizzati fino al logoramento, e le stesse canzoni cantate da Lady Gaga -le cui doti musicali e canore sono invece discutibili eccome-, quasi sempre eseguite solo voce e senza o con poca, orchestrazione.
Chi scrive di una fine in cui Arthur Fleck/Joker diventa quello che costruirà l'impero criminale che si approprierà dell'intera città di Gotham, contrastato e poi sfidado, dai soli Harvey Dent(qui un giovane P.A. del processo) e Bruce Wayne/Batman, non ha semplicemente visto il film.
Joaquin Phoenix? Bravo(anche se praticamente nella prima mezz'ora del film non parla, fuma e bofonchia, ridacchia e cacchinna), ma non basta a salvare la costosa baracca di 180 milioni di dollari, che non si vedono per intero.
Bella la scelta di Bill Smitrovich nella parte del giudice nella lunga seconda parte processuale, Herman Rothwax.
Volto e interprete ben noto e caro a ogni 'manniano" dei suoi migliori anni, da "Manhunter- Frammenti di un omicidio", a "Miami Vice" serie tv, passando per "Crime Story" ecc.
Ted_Bundy1979
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