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A Quiet Place: Giorno uno

Regia di Michael Sarnoski vedi scheda film

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La recensione su A Quiet Place: Giorno uno

di tobanis
5 stelle

Si inizia a raschiare il fondo del barile; questo terzo episodio è inutile.

I due film precedenti narravano di questi cattivissimi alieni arrivati sulla Terra. Ciechi come talpe, hanno un udito finissimo e con quello cacciano gli umani, per farli fuori, e hanno ridotto di molto la numerosità dell’umanità, costringendola a vivere senza fare alcun rumore, per non essere scoperta e divorata. I film erano scemetti assai, pieni di sciocchezze, ma avevano una grande tensione, per tutta la durata; erano fatti bene e ed erano visibili, ed erano stati anche dei bei successi al botteghino. Con questo terzo film si vorrebbe arrivare al giorno 1, cioè a quando tutto iniziò, magari per spiegare meglio le cose. Una fava: quasi nulla viene spiegato. Da dove arrivano questi alieni? Non si sa. Come sono arrivati? Boh. Come fanno a precipitare nell’atmosfera, senza bruciare, schiantandosi poi al suolo e attaccare senza avere subito neanche una lesione? E chi lo sa. Perché il film è in definitiva la copia dei precedenti: tolto il misterioso arrivo alieno, siamo alle solite, i ferocissimi esseri fanno strage, l’umanità è stranamente impotente, anche in questo film viene decimata, e tutti devono stare attenti a non fare rumore. In teoria, questo film è un prequel, ma in verità, direi, è il solito. La formula funziona, questo è stato un successo al botteghino, per quanto sia costato più degli altri e abbia incassato meno degli altri due. Pure in Italia fu secondo, nelle classifiche settimanali degli incassi. Il problema grosso di questo film, che pure è fatto benino, è che annoia. Affiora più volte il peggiore nemico di questo genere di film: la noia, il disinteresse nel sapere come andrà a finire, il menefreghismo verso la sorte dei protagonisti, pesantini già di loro. Io, pertanto, sono per un 5, e direi che è sia il peggiore dei tre, sia una visione in definitiva inutile.

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