Regia di Michael Sarnoski vedi scheda film
New York. Sammy è malata di cancro ed è aiutata dall'infermiere Reuben a "metabolizzare" la propria situazione. A Manhattan, ove si è recata insieme all'uomo ed al proprio gatto Frodo, per assistere ad uno spettacolo di marionette, vede precipitare oggetti dal cielo. Subito dopo, velocissime creature iniziano ad aggredire e sbranare le persone. E' un'invasione aliena; i superstiti di questo improvviso assalto comprendono che gli esseri, aracnidi vagamente antropomorfi, sono attirati dai rumori. E' pertanto necessario, per sopravvivere, muoversi in assoluto silenzio. Venuti improvvisamente a mancare i servizi essenziali, Sammy è costretta ad ambientarsi in un mondo nel quale generare suoni è sinonimo di morte quasi certa. Ma quali prospettive offre il nuovo contesto ad una persona nelle sue condizioni di salute ? Prequel di "A Quiet Place - Un Posto Tranquillo", questo film, ibrido catastrofico / fantascienza / horror, diretto da Michael Sarnoski, racconta l'arrivo sulla terra delle implacabili creature aliene "audio sensibili" e delle immediate reazioni umane, le quali, negli episodi cronologicamente successivi, condizionano i comportamenti degli sparuti superstiti. Nelle ore successive all'invasione, i sopravvissuti comprendono come non essere "intercettati" dalle voraci creature. Non sono in grado di reagire con successo all'assalto, ma, scoperto che esse non sono in grado di nuotare, riescono a rifugiarsi a bordo di barche e navi. Questo aspetto del racconto è un po' deludente; non apprendiamo alcunchè circa la storia e la natura degli alieni, i quali agiscono in maniera assolutamente istintiva. Sono raggiunti da rumori ed aggrediscono le persone prossime alla fonte; sono velocissimi e non hanno un buon rapporto con l'acqua, però sono assai a loro agio nel fendere l'atmosfera a velocità inimmaginabili, e forse anche nell'attraversare l'immensità dello spazio; molto ... singolare ! Altrettanto poco curata è la sottotrama dedicata alla reazione terrestre, ridotta alla diffusione di allarmi e qualche schermaglia. L'interesse del regista si concentra sul personaggio di Sammy (Lupita Nyong'o), una giovane donna la quale a causa della malattia che l'affligge percepisce l'avvicinarsi della fine e, come è naturale che sia, vive il momento con estrema inquietitudine. Il tempo che le rimane è poco; ella ne è consapevole e sceglie di viverlo in modo da arrivare alla fine senza rimpianti. Si rifugia nei ricordi e nelle piccole cose; si preoccupa del futuro del suo amato gatto Frodo. Anche qui, irrealtà. La donna vive l'invasione aliena come se fosse un terremoto, o altra catastrofe "ordinaria". Sembra non esserne più di tanto sconvolta; nonostante il terrore, espresso con sguardi ed urla soffocate, non perde ne' l'umanità che la contraddistingue, ne' il desiderio di ... una pizza ... ad Harlem, quartiere cui è legata da molti ricordi. Conosce Eric (Joseph Quinn), un ragazzo inglese. Dopo un po' di ritrosia, ne accetta la compagnia. I due si prendono cura l'uno dell'altro; Sammy aiuta Eric a mettersi in salvo, insieme al gattino. La vita della donna si conclude, per volontà della stessa, ad Harlem. Il film gode di un buon ritmo; la tensione è elevata, anche grazie alla costante presenza in scena di Frodo; il gatto è un animale imprevedibile e dotato di una discreta propensione a ... mettersi nei guai. Non è una buona cosa, nel contesto del racconto ! L'ambientazione è la città di New York, in un attimo ridotta a città fantasma. Gli esterni (strade deserte, ingombre di macerie e veicoli abbandonati, qua e là scie di sangue) sono assolutamente non originali, in rapporto al genere. L'estrema ordinarietà, unita allo scarso realismo di molti elementi pongono in secondo piano l'interessante studio sulla personalità di Sammy e rendono il film ... uno tra i tanti a tema invasione aliena. Dunque, ne consiglio la visione solo ad amanti del genere e/o (per completezza) della serie "A Quiet Place".
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