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A Quiet Place: Giorno uno

Regia di Michael Sarnoski vedi scheda film

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La recensione su A Quiet Place: Giorno uno

di ANdaMI
6 stelle

locandina

A Quiet Place: Giorno uno (2024): locandina

 

Il primo A Quiet Place, uscito nel 2018, si era rivelato fin da subito un ottimo film. L'idea era tanto semplice quanto geniale: alieni invincibili ma ciechi hanno invaso la Terra e ai sopravvissuti non resta che vivere nel più totale silenzio. L'umanità è stata privata della sua più importante caratteristica, l'uso della parola e, con essa, veniva a mancare la possibilità di scambiarsi informazioni e stati d'animo complessi. Un mondo silenzioso, freddo e pericoloso faceva da sfondo alle vicende. Ma in A Quiet Place (e vale lo stesso per il suo sequel del 2020) tutto era già avviato, i mostri avevano già fatto la loro comparsa da tempo. A Quiet Place - Giorno 1, invece, ci riporta alle origini di quella apocalisse, essendo infatti un prequel della serie ambientato nel giorno in cui il nostro pianeta smise di parlare. Abbandonata l'allegra famiglia Abbott, protagonista dei primi due film, seguiamo ora la storia di Sam, donna malata di cancro che si trova a New York quando i famelici extraterrestri fanno la loro comparsa. Mentre lotta per sopravvivere, Sam instaurerà un rapporto con un altro sopravvissuto, Eric. Tutto qui. La trama è fondamentalmente questa ed è giusto non pretendere chissà quale intreccio complesso da un fanta-horror di questo tipo. Sam è interpretata da Lupita Nyong'o e Eric da Joseph Quinn. Del cast fa parte anche Djimon Hounsou, che però è assai poco sfruttato e la sua presenza si limita a poche scene. La regia è di Michael Sarnoski e poggia sulla sua stessa sceneggiatura. La storia è stata scritta da lui e da John Krasinski, il regista dei primi due film, che qui ricopre anche il ruolo di produttore.

 

Lupita Nyong'o, Joseph Quinn

A Quiet Place: Giorno uno (2024): Lupita Nyong'o, Joseph Quinn

 

Lupita Nyong'o, Djimon Hounsou

A Quiet Place: Giorno uno (2024): Lupita Nyong'o, Djimon Hounsou

 

Se nei primi due capitoli della serie l'ambientazione era rurale, questa volta è la grande metropoli della East Coast a fare da sfondo. L'idea della minaccia aliena che si abbatte su New York è un cliché molto utilizzato ma funziona sempre. E se è vero che squadra che vince non si cambia, fa nuovamente piacere ritrovare uno scenario urbano devastato, specie se è ben reso visivamente come in questo caso. I mostri sono, ovviamente, quelli che conosciamo e ancora una volta non sono affatto male da vedere. La tensione e la paura non mancano mai, il pericolo c'è e si fa sentire, merito di una valida messa in scena e di un ritmo sostenuto. Certo, le situazioni, gira e rigira, sono sempre quelle: il tizio/a di turno rischia di fare rumore e attirare i mostri e quando ciò accade, gambe in spalla e dita incrociate. Eppure, A Quiet Place - Giorno 1 non annoia mai, anzi. Gli interpreti sono stati tutti bravi e non era affatto una prova attoriale semplice. Il non poter parlare, o farlo solo tramite sussurri, richiede di utilizzare al meglio le espressioni facciali e i gesti. Si tratta di una recitazione a metà tra il film muto e quello sonoro, ma sono tutti stati all'altezza del compito, specie Lupita. 

 

Lupita Nyong'o

A Quiet Place: Giorno uno (2024): Lupita Nyong'o

 

A Quiet Place - Giorno 1, poi, punta molto sulla relazione tra i suoi protagonisti, Sam e Eric. Il film vorrebbe parlare, a livello contenutistico, non tanto dell'origine delle creature, che comunque resta ignota e di conseguenza chi si aspetta delucidazioni in merito resterà deluso, ma dell'affrontare una malattia e dell'importanza di farlo con il giusto sostegno. Anche in un mondo che ci ha resi muti, gli uomini faranno il possibile per comunicare, non rinunceranno ai ricordi e alle emozioni. La voglia di gridare i propri sentimenti non sarà mai soffocata da niente e da nessuno, nemmeno da mostri provenienti da chissà dove. Una grande prova di umanità vorrebbe essere questo film e ci riesce sì, ma solo a metà. Perché il rapporto tra i personaggi è molto tenero, commovente e quasi profondo, esattamente come lo era quello tra i membri della famiglia Abbott negli altri film, eppure pare al contempo forzato e illogico, tenuto in piedi da una sceneggiatura che forse poteva gestire le cose diversamente. Il personaggio di Sam è interessante ma le sue intenzioni e il suo destino si comprendono dopo neanche un terzo del film e sembra quasi soffrire di un senso di arrendevolezza che penalizza l'istinto di sopravvivenza, principio guida di film come questo. Ciò nonostante, A Quiet Place - Giorno 1 resta in piedi con tutte le scarpe e si dimostra un horror intelligente e che prende una direzione, una direzione forse non condivisibile al 100% ma che rivela un buon uso del mezzo cinematografico. Forse non meritevole di premi, il film è però una visione consigliata a tutti, ovviamente nel silenzio di una bella sala.

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