Regia di Ginevra Elkann vedi scheda film
Ho poco tempo per mettermi tranquillo e guardarmi un film, per cui cerco di scegliere bene. Generalmente c'azzecco, anche grazie alle vostre recensioni, ma ogni tanto, no. Spinto da una sana curiosità e da un cast interessante, ho approcciato con benevolenza questo secondo film della Elkann (la nipote di Agnelli, ecc. ecc.) che inizia forte (si fa per dire) con il (bel) culo nudo della Bruni Tedeschi protagonista, per poi precipitare in una buffonata di rara qualità. Il film è una roba grottesca, con personaggi tutti borderline, che vanno dalla porno star decaduta (un'accettabile Golino), al prete eroinomane, alla madre alcolizzata (la Rohrwacher, ma perchè?!), alla figlia bulimica e chi più ne ha più ne metta, che sono immersi in una nebbia d'umidità afosa in gennaio a Roma, perchè non ci vuoi infilar dentro anche il cambio climatico?! Eddai! Un minestrone sudato senza capo ne coda, in cui ogni personaggio si trascina dentro questo caldo sempre più caldo, ognuno solo con sé stesso e i propri demoni. Non c'è profondità alcuna, non c'è niente di niente, solo un profondo disagio per soldi pubblici buttati nel cesso. Potenza della famiglia Agnelli? Possibile. Per favore, un po' più attenzione con le recensioni positive! Questa roba è solo tempo buttato via.
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