Regia di Arkasha Stevenson vedi scheda film
É un prequel del film "the Omen" del 1976, e parla di una novizia americana, Margaret, che scopre una malefica cospirazione nel convento/orfanotrofio di Roma dove si è recata, per far si che si realizzi la nascita dell'anticristo. Il film è montato bene, la fotografia è ottima, e spesso mi ha anche fatto sussultare, ma come in quasi tutti i film di questo filone, è un pò prevedibile, e sin dall'inizio ho trovato molti comportamenti delle suore poco realistici, o addirittura ridicoli. Per carità, è un film dell'orrore dove si parla del figlio del diavolo, ma per essere credibili bisognerebbe, a mio avviso, attenersi il più possibile a come stanno le cose veramente, non so se mi spiego.
Che le novizie possano avere dubbi o ultimi ripensamenti è normale, ma andare a ballare in discoteca al ritmo di "Rumore", vestite da "sabato sera", ubriacarsi e fare zumzum col belloccio italiano prima di ritirarsi per sempre in convento....boh.
Comunque, è evidente che in questo convento c'è un ordine religioso parallelo, dedicato al male.
La "sorpresa" arriva quando Margaret scopre di avere il segno "666" sulla testa, quando passati eventi ed incontri non risulteranno più casuali, e quando capisce che sarà lei la madre dell'anticristo
È alla fine del film, quando il bambino, che Margaret non ha avuto il coraggio di uccidere, viene segretamente dato all'ambasciatore americano Thorne, per "rimpiazzare" il figlio che la moglie ha perso, che ci si riallaccia all'Omen originale, del 1976.
Insomma, non è male come horror, ma il primo film di quasi 50 anni prima per me è migliore, sia perchè originale e sia perchè c'era Gregory Peck, e perché Damian, il bambino, era semplicemente spaventoso
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