Regia di Arkasha Stevenson vedi scheda film
AL CINEMA
"Io non posso farlo ancora.
Vi prego non lasciate che mi prenda ancora."
La storia poco umana e molto demoniaca del giovane Damian al cinema è stata già ben dettagliata e scandita dall'ormai lontano 1976 ai nostri giorni. In quell'anno il noto ed abile regista Richard Donner coinvolgeva addirittura Gregory Peck e Lee Remick per narrarci di uno stimato ambasciatore Usa a Roma che, perso il primogenito all'atto della nascita, riesce a procurarsi per vie traverse un altro nascituro, che inizierà a manifestare negli anni, una incredibile e sconvolgente potenza demoniaca che farà soccombere anche i genitori adottivi dello stesso.
Due anni dopo la staffetta passa a William Holden e Lee Grant, a cui toccherà, con il meno incisivo La maledizione di Damien, subire le azioni malefiche di un figlio di satana tredicenne più perfido che mai.
Seguì un pallido terzo episodio nel 1981 con Sam Neil (Conflitto finale), più un quarto ancor più scialbo episodio datato 1991, Omen IV, prodotto direttamente per la TV. Nel 2006 venne realizzato un discreto remake de Il presagio del '76. L'Omen del 2024 firmato Arkasha Stevenson, è un prequel del film del 1976, tanto che nel finale ritroviamo, seppur solo in foto, il grande Gregory Peck pronto a dare continuità alla vicenda torva ed inquietante che sta al centro del film che ci occupa.
La storia si apre con la venuta a Roma, nei primi anni '79, di una sensibile novizia americana, giunta nella capitale per ricevere i voti presso un convento noto per ospitare orfanelle e giovani sfortunate. In realtà il disegno che la priora e chi le sta attorno è ben diverso, perché nella suorina alcuni loschi figuri intravedono la figura definitiva adatta a riprodurre un figlio maschio alla bestia che si nasconde tra le fondamenta di quel luogo diversamente consacrato.
Al di là delle solite fesserie irrinunciabili che incombono ormai inesorabilmente in quasi ogni produzione di genere, specie in sede di scrittura, il film della regista americana Stevenson, attiva fino ad oggi nel comparto serial ha dalla sua una messa in scena notevole, ed una accurata ambientazione scenica che, unità a momenti di tensione piuttosto riusciti, garantiscono all'horror momenti di genuino turbamento, come capita sempre meno addentro ad un genere sempre molto in vigna, ma anche spesso depauperato e svilito da produzioni insostenibili.
Nel cast si segnala una vigorosa protagonista, Nell Tiger Free, molto convinta nel suo ruolo di riferimento, attorniata dagli adeguatamente inquietanti Sonia Braga e Bill Nighy, nonché l'inquietante Charles Dance in un fulminante e sanguigno cameo iniziale.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta