Regia di Ava DuVernay vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 80 - CONCORSO
È tutta una questione di gerarchia, anzi di casta.
Una brillante scrittrice premio Pulitzer, afflitta da una serie di disgrazie familiari che ne minano la stabilità , viene incalzata da un editore ad approfondire alcuni indizi che fanno risalire tutte le ingiustizie e le disuguaglianze che hanno caratterizzato e caratterizzano tutt'ora la storia dell'umanità, alla suddivisione della società in caste, trovando nella inflessibile gerarchia sociale indiana, l'esempio più lampante in grado di spiegare i fenomeni più abietti che hanno sconvolto la storia dell'uomo.
Dalla schiavitù a partire dalla civiltà egizia, alla segregazione dei popoli africani estirpati a forza e caricati nelle navi per essere venduti come schiavi nelle Americhe.
Dopo studi approfonditi e verifiche puntuali, oltre che una lucida capacità di sintesi sul vasto materiale raccolto, la tenace giornalista riesce quindi a dimostrare come, dalla suddivisione in caste gerarchiche, dipendano tutte le nefandezze umane legate alla innata prepotenza umana e al dilagante desiderio della specie dominante di soggiogare quella che gli soccombe.
Impellenti tematiche trattate dalla regista Ava Duvernay con dovizia di approfondimento, ma anche purtroppo con una messa in scena eccessivamente patinata e presa in ostaggio da vicende personali della protagonista non proprio indispensabili, anzi a sfondo pressoché ricattatorio.
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