Regia di Jon Watts vedi scheda film
VENEZIA 81 - FUORI CONCORSO
Il regista degli ultimi tre Spider-Man, Jon Watts, si diverte a fare il Soderberg degli Eleven e Twelve, riducendo il numero degli addendi a due, e cucendo su misura dei due divi glamour tra i più conclamati ed in auge di Hollywood, in thriller/noir di pura confezione, quasi in modellino di plastica quanto finto e scontato, ove ogni tempo in scena è rigorosamente commisurato alla presenza delle due star, per valorizzarle entrambe senza penalizzare nessuno dei due, sin dal noto stratagemma dell'ordine nei titoli di testa, alfabetico ma con accortezze sceniche molto studiate.
Tutto ha inizio quando un procuratore distrettuale donna si rivolge ad un numero dalla camera di un lussuoso albergo, ove giace il corpo apparentemente senza vita di un giovane in mutande.
Ecco che si materializza Nick (George Clooney), un ripulitore di scene e situazioni complicate.
Il problema è che, poco dopo, sulla scena appare anche Jack (Brad Pitt), suo rivale, chiamato ad accorrere da fonti misteriose. Costretti ad indagare assieme e a sistemare il luogo del misfatto, peraltro scoprendo particolari non trascurabili sul quel giovane "cadavere", i due si troveranno in compagnia di un marmocchio dalle sette vite come i gatti, impegnati a sgominare una potente banda di spacciatori un po' incattiviti e rancorosi. Wolfs è bel lontano dallo stile e pathos dei noir-commedia di Soderberg sopra citati.
È un film impersonale e fatto con lo stampino e mezzi abbondanti da un regista abituato alle produzioni sontuose come è da anni ormai Jon Watts.
Una cosa bella in realtà c'è, ed è la colonna sonora che ascolta Clooney in auto, che racchiude i principali, magnifici successi di Sade, come Smooth Operator e No Ordinary Love, già colonna sonora quest' ultima di Proposta Indecente di Adrian Lyne un trentennio orsono.
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