Regia di Benoît Jacquot vedi scheda film
Il film-opera è, giustamente, uno dei generi più famigerati del cinema. Quando il melodramma era ancora l’unico esempio di nazional-popolare, ne furono campioni Gallone, Gentilomo, Fracassi. Proprio Gallone fece una versione “resistenziale” della “Tosca”: “Davanti a lui tremava tutta Roma”. Ma Carl Koch, allievo di Renoir, ne aveva già fatta una versione non cantata, e in anni più recenti si è vista una piatta versione di De Bosio con Domingo. La versione di Jacquot è sostanzialmente fedele, a parte alcune arie che vengono “raddoppiate” con il parlato semplice. La messinscena, quasi minimalista, è appena interrotta da flash in sala di registrazione e in esterni. Comunque, il regista tende a non nascondere mai il fatto che i cantanti recitino in playback. E comunque sia, funzionano: sia Roberto Alagna/Cavaradossi e Angela Gheorghiu/Tosca (che fanno coppia anche nella vita), sia soprattutto Ruggero Raimondi/Scarpia, un “infame” da brivido.
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