Regia di Oz Perkins vedi scheda film
Dietro alcune stragi di famiglia, che vedono insospettabili padri fare mattanza di consorte e figli, sembra esserci lo zampino di Longlegs (Nicolas Cage) un inquietante criminale capace di diffondere il male. Lee (Maika Monroe), agente dell’FBI incaricata di indagare su di lui, dovrà fare i conti col suo passato per arrivare a risolvere il caso. Dopo February, suo folgorante e indimenticabile film d’esordio, Oz Perkins continua a esplorare le strade del male, restando purtroppo lontano dalle vette artistiche raggiunte con la sua opera prima. Longlegs, infatti, tradisce fin dalle prime immagini l’ambizione di voler diventare una storia sì disturbante, ma anche capace di toccare le corde del grande pubblico, e da qui, forse, la scelta di un volto noto come Cage nella parte del cattivo. Il risultato è una visione che rimanda troppo da vicino ai classici del genere - da Seven al Il silenzio degli innocenti - tanto da trovare faticosamente la propria originalità e, anzi, dando una continua impressione di déjà vu. Inoltre, la trama arzigogolata, in bilico tra realtà e soprannaturale, mai veramente a fuoco, si fa presto confusa ed è facile perdere il bandolo della matassa. Insomma, c’è solo da sperare che Perkins ritrovi l’ispirazione degli inizi perché, al netto di tutto ciò, talento e buone idee non gli mancano.
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