Regia di Kristoffer Borgli vedi scheda film
Paul Matthews è un professore universitario sulla sessantina, persona comune e ormai rassegnata a una quotidianità a dir poco banale, diviso tra famiglia – moglie e due figlie adolescenti – e sogni irrealizzabili di scrivere un libro. Un giorno, improvvisamente, una serie di sconosciuti comincia a fermarlo per strada: lo hanno sognato, pur ignorando completamente chi lui sia. Paul diventa istantaneamente una celebrità e un'agenzia pubblicitaria lo ingaggia, ma proprio quando le cose sembrano andare per il verso giusto, i sogni in cui Paul compare diventano incubi: la sua popolarità precipita e l'uomo rischia addirittura il linciaggio pubblico.
C'è la vita reale, c'è la vita digitale, c'è la vita dei sogni. Il parallelismo fra le ultime due corre veloce in questo che è il terzo lungometraggio diretto dal norvegese Kristoffer Borgli, ad appena un anno da Sick of myself (2022), e l'idea non è affatto una forzatura se si considera che Sick of myself era una pellicola incentrata sul contemporaneo, disperato bisogno di apparire e l'esordio con DRIB (2017) girava attorno alle campagne pubblicitarie virali e alla figura di un influencer. Ecco, gli influencer: sembrano proprio loro il bersaglio principale di Dream scenario, se si osserva il film da questo punto di vista; il patetico, banale Paul Matthews sogna la celebrità e la raggiunge involontariamente: proprio a quel punto cominciano per lui i problemi, sia quelli direttamente legati alla fama (l'eccesso di attenzioni da parte di sconosciuti, per es.) che quelli indiretti, come il mastodontico equivoco che lo vuole alle prese con un'agenzia pubblicitaria intenzionata a farne un divo pop, mentre tutto ciò che desidera e spera di fare il protagonista è di firmare il contratto con una casa editrice per pubblicare il suo libro. C'è sempre un malinteso dietro a ogni fiammata di popolarità, sembra volerci suggerire questo Dream scenario; e a volte la popolarità – specie se non richiesta, oppure ottenuta senza alcuna intenzione – si trasforma nel peggiore dei nostri incubi, stravolgendo le basi della nostra routine per catapultarci dentro a una vita nuova, ma non per questo più interessante, divertente, stimolante, ricca. E questa è solo una delle mille possibili analisi del film. Ciò che è certo, però, è che Dream scenario ci consegna una grandiosa performance di Nicholas Cage, affiancato tra gli altri da Julianne Nicholson, Michael Cera, Dylan Gelula, con parti laterali anche per Dylan Baker e Kate Berlant. Sceneggiatura dello stesso Borgli, che si occupa anche del montaggio. 7/10.
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