Regia di David Fincher vedi scheda film
Una donna che da poco ha divorziato si trasferisce con la figlia in una casa in cui pare sia nascosto un "tesoro" e la prima notte che ci passano dentro (ma guarda che sfortuna...) subiscono un tentativo di rapina. Dopo il flop economico di Fight Club Fincher confenziona un filmetto da quattro soldi, in cui tenta di nobilitare con trovate di messa in scena interessanti ma a tratti pacchiane (come gli insistiti movimenti di macchina per mostrare ogni anfratto della casa) un copione degno di un prodotto televisivo da venerdì pomeriggio. A parte la banalità intrinseca di una vicenda mostrata mille volte che viene riproposta senza aggiungerci nulla, il tutto si svolge fra dialoghi improbabili e situazioni una più assurda dell'altra: i tre rapinatori che sembrano i cugini stupidi della Banda Bassotti, la scena della bombola, il marito della protagonista che si presenta a casa di persona per nessun motivo plausibile (nonostante abbia chiamato la polizia), la resa dei conti rocambolesca e ai limiti dell'assurdo, il finale frettoloso e raffazzonato. Dei sei attori principali almeno la metà sono completamente fuori parte, a partire da un Jared Leto isterico, passando per Dwight Yoakam nel ruolo dello psicopatico mascherato che dice frasi fatte da cattivo Disney e culminando con Patrick Bauchau, che spunta fuori completamente a caso con il solo scopo di essere riempito di mazzate. Contestualizzato al target forse non è così disastroso ma per il resto solo sbadigli.
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