Regia di David Fincher vedi scheda film
Mamma lasciata sola dal marito con figlia adolescente e diabetica. Prima notte in una grande casa della zona residenziale di New York. La passeranno nella "panic room", una camera blindata a tenuta stagna, assediate da tre criminali (a dire il vero, due e mezzo…) che giocano alla caccia al tesoro. Da una sceneggiatura scolastica di David Koepp (che ha scritto "Carlito's Way" e il prossimo "Spider Man"), un thriller dalle molte ambizioni metaforiche. Jodie Foster trasloca con una compagnia che si chiama "Mayflowers", il nome della barca che portò i primi colonizzatori inglesi nel nuovo mondo. È chiaro che in quella "stanza anti panico" c'è l'America intera, dopo l'11 settembre intirizzita da una fobia che viene da dentro e da fuori. David Fincher è un regista di talento e lo dimostra nell'unica sequenza eccezionale: Jodie vede gli intrusi dallo schermo a circuito chiuso ma reagisce solo quando "sente" il rumore di un pallone urtato per caso da uno dei cattivi. A ribadire un assunto molto postmoderno: ciò che vediamo non è necessariamente la verità, altri sensi devono soccorrerci nel disorientamento. Tutto il resto del film, purtroppo, naviga a vista, tra prevedibilissimi colpi di scena e stereotipate scelte stilistiche.
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