Regia di David Fincher vedi scheda film
Una magnifica sequenza notturna d'apertura, e un altrettanto ottima idea di base: mettere due donne sole alla mercè di un gruppo di invasori malintenzionati, chiuse in una claustrofobica panic room.
Le premesse c'erano tutte: il talento di David Fincher, la bravura del cast, l'ambientazione efficace.
Purtroppo, dopo l'ispirato inizio, "il gioco" di forza tra la Foster e i tre "rapinatori"(che non sono proprio rapinatori) diventa prevedibile, e persino la caratterizzazione in bianco e nero del personaggio di Whitaker, per il quale non si sa bene cosa provare, manca della profondità necessaria per lasciare il segno e coinvolgere veramente.
Il marito della Foster, poi, e il "cattivo mascherato", sono quanto di più ovvio possa esistere. Stereotipi funzionali alla trama e al suo svolgimento, come pupazzi di cartapesta(e diciamocelo, il marito è persino irritante).
La parte all'interno della panic room rimane comunque la più funzionante, soprattutto le sequenze in cui i malviventi cercano di "stanare" le prede. Arrivati al finale, la tensione cala nel sottoscala e non si è più nemmeno molto interessati al destino dei personaggi.
Sprecati, a parte il regista, gli attori: Jodie Foster è sempre un' ottima attrice, Jared Leto tratteggia il personaggio meno ovvio tra i tre "cattivi", e la piccola Kristen Stewart "pre Twilight" è molto capace e spontanea. Capitolo a parte il grandissimo Forest Whitaker, che si può soltanto adorare. Qualunque ruolo ricopra.
Belli i titoli di testa.
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