Regia di David Fincher vedi scheda film
Che una macchina da presa possa tuffarsi a cento allora tra le strisce di legno della spalliera di una sedia, proseguire la folle corsa zigzagando tra gli elettrodomestici, e infine infilarsi in un tubo di tre centimetri di diametro e percorrerlo fino all'altro capo, bè, Fincher ce l'aveva già dimostrato in Fight Club. Dove però, le acrobazie del punto di vista si collocavano alla perfezione in un contesto narrativo sviluppato altrettanto dinamicamente. In Panic Room, invece, stona tutto: il ritmo è fintamente accelerato, la sceneggiatura è un colabrodo, gli attori ci annoiano. Stupendo appartamento però, non c'è che dire.
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