Regia di Vito Pandolfi vedi scheda film
Film che non lascia indifferenti ,con una magistrale fotografia e con una crudezza narrativa che ricorda alcuni passaggi di "Padre Padrone" o de "L'albero degli zoccoli", anche se qui tutto è avvolto da un senso di costante incapacità dei protagonisti di liberarsi da un destino a suo modo implacabile (vedremo invece come, nella narrazione quasi autobiografica di padre Davide Maria Turoldo, ci sarà spazio sia per un'elevazione spirituale che materiale). Sullo sfondo una terra allora poverissima ma di grande dignità, lontana anni luce dalle lande di oggi ricche di capannoni abbandonati e da villette a schiera in vendita perenne, ma con quel senso della misura e dell'arte di saper fare di ogni cosa una risorsa preziosa che un pò tutto il nostro mondo contadino, a qualsiasi latitudine, sapeva tramandare di generazione in generazione.
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