Che shock o_O Raggelante, con un'intensa Dunst e una bellissima colonna sonora. (...ci ho intravisto anche un accenno di Eva contro Eva...)

Dream Baby Dream, ovvero: la Compagnia dell'Anello (Adattatore).

La bravura di Alex Garland è nel saper girare film che lasciano il segno, che incantano per le inquadrature e i movimenti di macchina, per la direzione degli attori. Kirsten Dunst ha ormai raggiunto una tale maturità interpretativa che se ne resta incantati. Cailee Spaeny ha avuto in mano la chiave per la definitiva affermazione. Ottimo film.

Road movie ambientato in un'ipotetica guerra civile americana. Film non particolarmente ispirato.

Boiata pazzesca, senza capo ne' coda... Finale ridicolo

Non è un film ma un documentario propagandistico, a metà ho mollato. Inutile. Voto 1 giusto perché la fotografia è molto bella

Un road movie di puro genere, che accantona quasi tutte le premesse teoriche di partenza per un tour nel “cuore nero” di un'America più attuale che distopica.

Film non esente da molti difetti, ma si fa vedere, se optate per un film che vi disturberà, pure.

Visto saltellando di scena in scena mi è sembrato il nulla più assoluto (più o meno evidente lo spunto iniziale che si rifà all'assalto di Capitol Hill), film denuncia? Booo a me è sembrato un deja vu di millemila film su rivolte e guerre civili varie ...Kirsten Dunst è invecchiata molto male.

Discreto film d'azione sugli orrori della guerra che sicuramente non annoia, ma dalla sceneggiatura scarna e a volte abbastanza inverosimile. Buona la regia.

Un ottimo film, adrenalinico e godibile nonostante gli orrori della guerra. Il pensiero va ovviamente all'attacco al Campidoglio del 2021, per cui non è una storia del tutto campata per aria. Il film non dà spiegazioni, ma è chiaro che una guerra civile è sempre senza senso, "Che tipo di americani siete ?".

109 minuti di niente, con una sceneggiatura inesistente e una recitazione da baraccone

L'ambiguità di Civil War mette in discussione i confini tradizionali tra il bene e il male.

Guerra di secessione in USA: ma perchè? rimane un mistero sino alla fine del film. E' certamente un indice del senso di depressione che gli americani stanno vivendo. Ma il film è un road movie che non convince perché le motivazioni che muovono le masse antagoniste rimangono incomprensibili. C'è azione, ma anche tanti momenti morti. Inconsistente.

Scene di azione molto adrenaliniche, forse la cosa migliore del film.. trama un po evanescente, finale improbabile. Comunque la resa del film è asciutta e cronachistica come la storia che narra.

Veramente troppo assurdo anche per un film, il finale sborone e pirotecnico per compiacere lo spettatore, con il Presidente destituito che non si rifugia alla fine con i suoi nel bunker sotto alla Casa Bianca, da dove non lo stanerebbero probabilmente nemmeno con una atomica. Troppo implausibile che faccia la fine di un Allende "qualsiasi".

Al massimo ci si schiererà col regista e non con i personaggi...

Garland torna al cinema con un film spettacolare ambientato nell’America del futuro alle prese con una seconda guerra civile. La pellicola – un’opera politica molto attuale che riflette sul conflitto, e sul ruolo del cronista e il senso del documentare – funziona molto a livello visivo e concettuale. Efficaci cast e tecnica. Inquietante. Voto: 7.50

Una Kirsten Dunst giornalista, struccata, appesantita dal tempo e pessimista, guida un quartetto di protagonisti per le strade di un'America in guerra contro sé stessa per intervistare un Presidente degli Stati Uniti tirannico. I colpi di scena stanno nelle sparatorie, che sono girate in presa diretta e risultano crude, dirette e spietate.

Dal trailer si capisce che la trama non ha alcuna relazione con la realta': si menziona l'alleanza tra California, Texas e Florida come stati secessionisti, assurdo per un semplice motivo: Texas e Florida sono stati repubblicani, mentre la California ha un elettorato storicamente democratico, che oggi sta sfociando nel puro socialismo filo-Biden!