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The Bikeriders

Regia di Jeff Nichols vedi scheda film

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La recensione su The Bikeriders

di mck
8 stelle

“Questi ragazzi non sanno dove stare e quindi sono fatti per stare insieme.”

 

 

Attendevo l’uscita di “The Bikeriders”, il 6° lungometraggio di Jeff Nichols (“Shotgun Stories”, “Take Shelter”, “Mud”, “Midnight Special”, “Loving”) da lui scritto traendolo dall’omonimo primo reportage (new creative embedded/immersion gonzo nonfiction journalism) del 1968 di Danny Lyon (con postille ed addende successive), da tre anni prima della sua uscita effettiva, festival vari a parte, vale a dire da prim’ancora che la prima scena fosse girata, e sono stato appagato: classica anima anni ‘70 con radici nei ‘50 [“the Wild One”: dalla (guida) TV in tinello...

 

 

...alla strada], contemporaneità nei ‘60 (il "cortocircuito" con “Easy Rider”) e profonda semplicità di approccio al tema anni ‘90, ma siamo nei ‘20 e ciò rende il tutto ancor più “ribelle” alle mode del tempo, una Jodie... 

 

 

...Comer (Killing Eve”, “the Last Duel”, “Help”, The End We Start From”) che accumula deliziose sfumature e una scena di (tentato) stupro che fa (e si considerino inoltre le sorti della proprietaria originale del vestito rosso) davvero...

 

 

...paura (paragonabile solo a quella presente in “Prima Facie”), un Tom Hardy gigantesco e un resto del cast che tiene loro testa (Austin Butler, Mike Faist, Damon Herriman, Boyd Holbrook, Emory Cohen, Beau Knapp, Karl Glusman, Norman Reedus, Toby Wallace, Happy Handerson, Paul Sparks, Will Oldham e l’attore-feticcio del regista, Michael Shannon ("Bug", "My Son, My Son, What Have Ye Done?", "Boardwalk Empire", "the Shape of Water", "the Little Drummer Girl"), l’indesiderato: “I fighetti bruciano le loro lettere di leva e chi ci vuole andare [in Vietnam] non lo prendono!”).

 

 

Fotografia di Adam Stone, montaggio di Julie Monroe e musiche di David Wingo (con lo zampino di Bruce Gilbert - "Weeds", "Orange Is the New Black", "GLOW" - alla supervisione del juke-box, mentre sui titoli di coda scorrono le Shangri-Las con “Out In the Street”, i Lucero di Ben Nichols, fratelllo del regista, con “Bikeriders” e Mickey Murray con “Lonely Room”).

 


“Questi ragazzi non sanno dove stare e quindi sono fatti per stare insieme.”          

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