Regia di James Marsh vedi scheda film
Secondo "biopic" per Marsh, dopo quello (che non ho visto) su Stephen Hawking. Questa volta prende in esame una figura sfuggente e complessa della letteratura del '900, ovvero Samuel Beckett. Non si può dire che non abbia avuto coraggio, perché per quanto Beckett sia stato un premio Nobel, non gode certo di una fama mondiale, almeno presso il grande pubblico. Il film in un centinaio di minuti, prova a riassumere la vita del letterato irlandese, facendo grandi balzi, per capitoli, nella sua lunga vita. Questo porta il film a diventare didascalico e si fa grande fatica a comprendere chi fosse realmente Beckett, anche perché il regista predilige le sue storie d'amore, specialmente quella con Suzanne, compagna di una vita, piuttosto che basarsi sulle sue opere, che vengono solo sfiorate. Il Beckett parigino e combattente nella Resistenza francese, si porta via un po' tutta la prima parte, per lasciare le briciole alla seconda, che scade nel sentimentalismo. Sorreggono, però, bene, gli attori, che rendono infine interessante la visione: Marsh, nonostante tutti i difetti e le scelte, necessarie, sul cosa rappresentare, rimane ai margini di un "biopic" stantìo e senza cuore, e ce ne sono tanti, raggiungendo la sufficienza. Chiaramente Beckett è "tanta roba" e questo film è solo una delle sue tante sfaccettature. Visto su MyMovies.
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