Ci sono state molte anime nella vita del gigante letterario Samuel Beckett: bon vivant parigino, combattente della Resistenza durante la Seconda guerra mondiale, drammaturgo vincitore del premio Nobel, marito donnaiolo e recluso.
Samuel Beckett, Soprannominato "Oblomov", come il protagonista dell'omonimo romanzo di Gon?arov, da Peggy Guggenheim, con cui ebbe una relazione nel 37, era amico di Giacometti e Duchamp, con cui giocava a scacchi sulla Rive Gauche.
Una biografia essenziale, quadri di una vita, dall’infanzia alla vecchiaia, in cui appaiono per poi scomparire le figure e i momenti, anche lunghi momenti, che hanno creato quel mondo che per tutti sono il lascito che persiste fino alla fine, quando tutto il resto scompare e vediamo passare sul palcoscenico della mente la lunga teoria dei ricordi che resistono.
Il costante… leggi tutto
Secondo "biopic" per Marsh, dopo quello (che non ho visto) su Stephen Hawking. Questa volta prende in esame una figura sfuggente e complessa della letteratura del '900, ovvero Samuel Beckett. Non si può dire che non abbia avuto coraggio, perché per quanto Beckett sia stato un premio Nobel, non gode certo di una fama mondiale, almeno presso il grande pubblico. Il film in un… leggi tutto
"È una catastrofe", mormora Samuel Beckett (Byrne da vecchio, O'Shea da giovane) all'orecchio della moglie Suzanne (Bonnaire) nel momento in cui il suo nome viene pronunciato come quello del destinatario del premio Nobel per la letteratura, nel 1969 (pare che sia stata invece lei a dirlo a lui). A quel punto entra in scena il doppio di Beckett, la sua coscienza, per una gimcana a ritroso… leggi tutto
Secondo "biopic" per Marsh, dopo quello (che non ho visto) su Stephen Hawking. Questa volta prende in esame una figura sfuggente e complessa della letteratura del '900, ovvero Samuel Beckett. Non si può dire che non abbia avuto coraggio, perché per quanto Beckett sia stato un premio Nobel, non gode certo di una fama mondiale, almeno presso il grande pubblico. Il film in un…
L'assurdo, Beckett, lo ha provato sulla propria pelle. Quando a processo, il tizio che lo accoltellò, interrogato sulle motivazioni di quel gesto inconsulto, disse che non sapeva spiegarsi perché lo avesse fatto.
Un assurdo reale che fornì al drammaturgo il concetto strategico per le sue opere, oltre a stabilire un legame profondo con la donna che…
"È una catastrofe", mormora Samuel Beckett (Byrne da vecchio, O'Shea da giovane) all'orecchio della moglie Suzanne (Bonnaire) nel momento in cui il suo nome viene pronunciato come quello del destinatario del premio Nobel per la letteratura, nel 1969 (pare che sia stata invece lei a dirlo a lui). A quel punto entra in scena il doppio di Beckett, la sua coscienza, per una gimcana a ritroso…
Tutto secondo le aspettative. Rispetto alla settimana scorsa non ci sono molte novità da segnalare. Povere creature! continua la sua grande marcia, restando in testa anche questa settimana e puntando a sfondare…
Una biografia essenziale, quadri di una vita, dall’infanzia alla vecchiaia, in cui appaiono per poi scomparire le figure e i momenti, anche lunghi momenti, che hanno creato quel mondo che per tutti sono il lascito che persiste fino alla fine, quando tutto il resto scompare e vediamo passare sul palcoscenico della mente la lunga teoria dei ricordi che resistono.
Il costante…
Mentre si rischia di non trovare posto nei cinema monosala per assistere agli spettacoli serali di Povere creature! (il film ha già quasi superato i risultati di La favorita, il precedente film di Lanthimos, e a…
"Dance first, Think later'' presentato fuori concorso al 41Torino Film Festival, è il film di James Marsh (USA, 2023, 100') ben scritto da Neil Forsyth.
Famoso principalmente per l'opera teatrale En attendant Godot, su Beckett, il critico Vivian Mercier scrisse.
"Ha realizzato il teoricamente…
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Commenti (2) vedi tutti
Un capolavoro di rara finezza e precisione nel ricordare l'uomo e l'artista
leggi la recensione completa di yumeSamuel Beckett, Soprannominato "Oblomov", come il protagonista dell'omonimo romanzo di Gon?arov, da Peggy Guggenheim, con cui ebbe una relazione nel 37, era amico di Giacometti e Duchamp, con cui giocava a scacchi sulla Rive Gauche.
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