Regia di Edward Berger vedi scheda film
Il papa muore dopo avere architettato un machiavellico (mi verrebbe da dire diabolico) piano per far nominare il suo successore che incredibilmente resiste a ogni sorta di imprevisto fino al colpo di scena finale che i più ingenui possono interpretare in un senso (alla fine vince il bene), i realisti nell'altro (il ridicolo copre tutto e tutti).
A metà strada tra il thriller psicologico e il genere fantapolitico, il film mette a dura prova la sospensione dell'incredulità dello spettatore. Passi per l'inverosimiglianza degli eventi raccontati (a cominciare dalla scena iniziale dove al capezzale del papa appena morto troviamo già belle che pronti quattro cardinali pretendenti alla sua successione provenienti da altrettanti continenti); passi per la rappresentazione involontariamente (o no?) superficiale e caricaturale dei perché si combattono tra loro le varie cordate di cardinali; ma la coerenza dei personaggi protagonisti viene più volte minata da comportamenti ondivaghi e contraddittori che proprio non si addicono a uomini di potere che hanno impiegato la loro vita a scalare la gerarchia ecclesiastica, rendendo la storia fragile oltre che grottesca. La figura del cardinale decano oscilla, sul lato psicologico, dal dubbio alla risolutezza e poi ancora al tentennamento, dalla modestia all'ambizione; mentre, sul lato dell'azione, stona il passaggio dalla tenacia investigativa che adopera per scoprire misteri e malefatte dei suoi colleghi a propositi rinunciatari poi subitamente o quasi rinnegati. Analoghe considerazioni si possono fare per i profili di alcuni altri cardinali che alternano senza pudore atteggiamenti arroganti ad altri pragmatici ad altri ancora infantili. Con l'eccezione del cardinale interpretato da Castellitto che fa la macchietta dalla prima all'ultima scena. Ma a tutti, in sostanza, tocca recitare la parte degli utili idioti che il deus ex machina ha deciso per loro. Decida ciascuno se il regista o il papa morto.
Una nota di merito a fotografia e scenografie.
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