Regia di Edward Berger vedi scheda film
Porporizzati da splendori e vari rossi. Ovattati nella cura della curia, 130 votanti cardinalizi si trovano tra intrighi, errori umani, vezzi e bieca amoralità a dover eleggere il nuovo Papa, dato che il precedente è mancato inaspettatamente.
'Conclave' di Edward Berger, dal 19 dicembre esce al cinema ed è un film davvero riuscito, misterioso.
Tratto dal romanzo omonimo, il best seller di Robert Harris, e fedelmente seguito, Conclave di sicuro non vi lascerà impassibili.
Porporizzati da splendori e vari rossi. Ovattati nella cura della curia, 130 votanti cardinalizi si trovano tra intrighi, errori umani, vezzi e bieca amoralità a dover eleggere il nuovo Papa, dato che il precedente è mancato inaspettatamente.
Filmati su cupezza, scorci bui e tenebre, immortalati dalla fotografia icastica di Stéphane Fontain, (già in Un prophète di Audiard del 2009), egli ben riesce a ricreare una sorta di ambience, ora come allora.
Dalle gelide prigioni francesi si trasla qui la metafora ad un'altra sorta di prigionia - quella ecumenica, spirituale.
Le gelide architetture buie, assieme alla fotografia densa, pesante, caravaggesca nei timbri dei rossi porporati e nei neri di pece, concorre a formare una sorta di labirinto di potere, che dipinge una massoneria del trascendente
Di fumata nera in fumata nera, la suspense cresce e nuovi elementi si aggiungono pian piano alla votazione che cerca una maggioranza introvabile. E nasconde non pochi intrighi
Pochi gli uomini/esegeti dotati di vera spiritualità e saggezza. Molti solo legati al potere temporale, disposti a tutto pur di ottenerlo, generano dubbi su dubbi.
E così infarciscono di sospetti lo spettatore, già di suo, data l'epoca, poco convinto sulla fede anche grazie ai numerosi scandali e deragliamenti ecclesiastici. Qui tutti confermati.
Pedofilia, bramosia di denaro, ricerca di ricchezze, inganni e potere, anche l'ecclesiastico è uomo, quindi fallace, ma spesso l'indulgenza verso se stesso diviene vero e proprio reato.
La sceneggiatura di Peter Straughan, ben delinea i personaggi che risultano non lontani dalle scomode verità dei quotidiani.
Un cast d'eccezione, già presentato alla Festa del Cinema di Roma, il film è riuscito non solo per la scelta degli attori, ma per il tema e potenza di sviluppo, spesso giustamente e, fino alla fine, misterioso
Oltre al sublime Ralph Finnies, vediamo un cast d'eccellenza che annovera John Litgow, (Trembley), Stanley Tucci, (Bellini) e Sergio Castellitto (Tedesco), assieme alla perfetta Isabella Rossellini nei panni di suor Agnes.
Sinossi
Il cardinale Lomeli sovrintende al gruppo di pari ruolo, responsabili per la selezione del nuovo Papa, ma al contempo cerca anche di scoprire i segreti che il defunto pontefice non ha mai rivelato.
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