Regia di Emerald Fennell vedi scheda film
Ennesima versione di ascesa sociale con delitto
Come approcciarsi al film senza cadere nei cliché della critica social ?
Cercando tra le righe di una esposizione meravigliata da new millenial o provando con uno zibaldone il più possibile accurato meta-cinematograficamente?
1) Intanto, la regista si sta posizionando sempre di più nel racconto per immagini che vede al centro la psicopatologia, come nel precedente " Una Donna Promettente " o come si evidenziava nella killer del serial "Killing Eve".
Contestualizzando cosa?
La crisi dell' opulenta società occidentale in continua decadenza?
Uno "stupire il borghese" (coito sulla " fresca" terra tombale, l' assaggio del sangue mestruale, la ricerca dello sperma nella vasca da bagno)? Allora aggiorniamo "Teorema" di Pasolini (pur di ben altra fattura critica/sociale);
2) Le fonti che lo si voglia o no sono presenti: in primis il "Mr. Ripley" dei romanzi di Patricia Highsmith e le versioni cinematografiche dei vari registi, Clement, Cavani, Wenders, Minghella e Spottiswood ;
3) La narrazione più lineare è quella di un parassita sociale/seriale che nella sua rete trappola riesce (uccidendo) a coronare il sogno di liberarsi, mettersi a nudo e magari ballare (senza più corazza/carapace),sulle note di "Murder on the dance floor" ?
Come vedete, troppe domande.
Io gli do una sola risposta: sporadici lampi di narrazione in un perimetro para intellettuale che lascia tanto amaro in bocca.
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