Uno studente universitario di umile estrazione (Barry Keoghan) sviluppa un'ossessione malsana per un suo compagno di studi, rampollo di una famiglia ricca e aristocratica.
Film sconvolgente ma che crea le giuste tensioni nello spettatore che rimane incollato alle riprese fino al termine. Certamente è un genere di film con aspetti molto forti e a volte disgustosi, ma interessanti allo stesso tempo.
Difficile fare un commento breve su questo fottuto film pieno di vomiti,gente fuori di testa ,situazioni ai limiti e un protagonista assassino disconosciuto....fate un po' voi....certo non per tutti.
Caustica e grottesca satira sociale che prende spunto da altri racconti del genere, ma riesce ad intrattenere grazie alla buona confezione e alle riuscite interpretazioni dei protagonisti, seppure la sceneggiatura sul finale diventi un po' lacunosa e prevedibile.
Un ragazzo malvagio si intrufola in una famiglia benestante e, in poco tempo, per biechi fini, riesce a portare morte e distruzione. Film ambizioso e ben confezionato, che però - malgrado gli sforzi - non riesce a creare tensione né empatia con la storia e i vari personaggi. Voto 5/10.
Come direbbe il ragioner Ugo questo film è una cagata pazzesca. Con spiegazioni dell'intrigo degne della "signora in giallo" e un finale al di là del ridicolo.
Il film si riscatta nel finale... ma proprio negli ultimi 10 minuti. Per il resto, i vari personaggi sono tutti più o meno sopra le righe e dannatamente insopportabili. Quindi, fate voi
Un film (scritto da Guadagnino e diretto da Ozon/Trier), quest’opera seconda di Emerald Fennell (“Killing Eve 2”, “Promising Young Woman”), che non “sembra un romanzo di Evelyn Waugh”, consapevolmente ri/stra-colmo di omaggi, citazioni, rimandi, riferimenti, derivazioni ed interlacciamenti nascosti...
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PRIME VIDEO
"No, io non gli volevo bene.
Si che tutti credevano che gliene volessi. Ma non era così.
Io lo amavo!
Lo amavo!
Dio mio se lo amavo!"
Il cinema, ma ancora prima la letteratura, ci hanno sempre insegnato che quasi sempre i ricchi sono fatui, sciocchi e creduloni.
I poveri, al contrario, lavorano su questi spesso eclatanti punti deboli per potersene avvantaggiare.… leggi tutto
La combinazione letale di intento satirico e rifacimento del Teorema pasoliniano che Emerald Fennell cuce sul suo irritante Saltburn è il risultato di una convinzione: è possibile e legittimo sparare ovvietà sul mondo, sulla società e sui ricchi viziati a costo che il miscuglio sembri qualcos’altro. Saltburn attua una miriade di strategie per distrarre e deviare… leggi tutto
A prescindere dall'anno di distribuzione, i venti (+10) titoli (di film, serie e tutto quello che sta in mezzo e oltre i due estremi) migliori cui ho assistito e/o dei quali ho scritto su FilmTV.it nel periodo…
Un film (scritto da Guadagnino e diretto da Ozon/Trier), quest’opera seconda di Emerald Fennell (“Killing Eve 2”, “Promising Young Woman”), che non “sembra un romanzo di Evelyn Waugh”, consapevolmente ri/stra-colmo di omaggi, citazioni, rimandi, riferimenti, derivazioni ed interlacciamenti nascosti...
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Come approcciarsi al film senza cadere nei cliché della critica social ?
Cercando tra le righe di una esposizione meravigliata da new millenial o provando con uno zibaldone il più possibile accurato meta-cinematograficamente?
1) Intanto, la regista si sta posizionando sempre di più nel racconto per immagini che vede al centro la psicopatologia, come nel precedente " Una…
E come ogni fine/inizio anno mi trovo a fare il bilancio dei film che ho gustato nei dodici mesi precedenti alla data di "giudizio". Ricco è stato l'anno trascorso di visioni che hanno ampliato la mia cultura e…
Fino al quarantacinquesimo minuto, chi scrive non ha capito con quale tipo di film si trovasse a che fare. Si tratta di tre quarti d'ora alquanto interessanti, sia per l'ambientazione ad Oxford prima, e nella sontuosa reggia poi, sia per le meccaniche che sembrano delinearsi. Il dubbio iniziale può essere molto positivo, se poscia arriva la rivelazione lieta e salvifica, ma ciò non…
Saltburn è un film che vuol giocare sulla famiglia disfunzionale provando a dargli un taglio estremo, eccessivo. Fernell scimmiotta Teorema senza però averne la forza distruttiva e nichilista del capolavoro Pasoliniano. Un potpurri ben confezionato e talmente patinato da produrre l'effetto inverso. L'estremo che viene piegato (in maniera negativa) al mainstream, al cinema - finto…
Oliver Quick è uno studente di Oxford. Timido e introverso, proviene da una famiglia di umile estrazione sociale. Quando conosce Felix Catton, rampollo di una famiglia ricca e aristocratica, sviluppa per lui una vera e propria ossessione. Durante la pausa estiva Felix invita Oliver a Saltburn, la tenuta di famiglia, per un’estate indimenticabile che cambierà le loro…
Stile Wes Anderson. Famiglia disfunzionale totalmente svampita ed eccentrica, distaccata dalla realtà. Come nei Tenenbaum c'è una figlia autolesionista. È un film che potremmo definire come una parabola di una vendetta di classe contro l'ipocrisia della beneficenza dei ricchi. Sottotesto anti bullismo. Nelle sequenze iniziali, il protagonista viene pesantemente sbeffeggiato…
Selezione strettamente personale dei migliori film gialli o thriller che ho guardato nel corso della mia vita (non sono in ordine di preferenza). Playlist in continuo aggiornamento....
Oliver Quick, uno studente brillante, vince una borsa di studio e viene ammesso alla prestigiosa Università di Oxford. Qui si invaghisce del giovane rampollo di una famiglia nobile, Felix Catton. I due diventano buoni amici, tanto che Oliver gli confida che sua madre è alcolizzata e il padre spaccia droga.
Alla morte del padre di Oliver, Felix sente il bisogno di…
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"No, io non gli volevo bene.
Si che tutti credevano che gliene volessi. Ma non era così.
Io lo amavo!
Lo amavo!
Dio mio se lo amavo!"
Il cinema, ma ancora prima la letteratura, ci hanno sempre insegnato che quasi sempre i ricchi sono fatui, sciocchi e creduloni.
I poveri, al contrario, lavorano su questi spesso eclatanti punti deboli per potersene avvantaggiare.…
La combinazione letale di intento satirico e rifacimento del Teorema pasoliniano che Emerald Fennell cuce sul suo irritante Saltburn è il risultato di una convinzione: è possibile e legittimo sparare ovvietà sul mondo, sulla società e sui ricchi viziati a costo che il miscuglio sembri qualcos’altro. Saltburn attua una miriade di strategie per distrarre e deviare…
Almeno 8 personaggi femminili memorabili abitano “lo Stato della Nazione” (il “Nasty Little Country” che sfilaccia sempre più “i Vincoli della Decenza”) di…
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Commenti (12) vedi tutti
Lento come una lumaca, è l'antitesi di un thriller e racconta la misera storia di un disturbato mentale con un tocco gotico incomprensibile. Voto: 3
commento di GARIBALDI1975Sapore di Sale.
leggi la recensione completa di mckFilm sconvolgente ma che crea le giuste tensioni nello spettatore che rimane incollato alle riprese fino al termine. Certamente è un genere di film con aspetti molto forti e a volte disgustosi, ma interessanti allo stesso tempo.
commento di Falco00Difficile fare un commento breve su questo fottuto film pieno di vomiti,gente fuori di testa ,situazioni ai limiti e un protagonista assassino disconosciuto....fate un po' voi....certo non per tutti.
commento di ezioEnnesima versione di ascesa sociale con delitto
leggi la recensione completa di ilpadredituttiCaustica e grottesca satira sociale che prende spunto da altri racconti del genere, ma riesce ad intrattenere grazie alla buona confezione e alle riuscite interpretazioni dei protagonisti, seppure la sceneggiatura sul finale diventi un po' lacunosa e prevedibile.
commento di Fanny SallyUn ragazzo malvagio si intrufola in una famiglia benestante e, in poco tempo, per biechi fini, riesce a portare morte e distruzione. Film ambizioso e ben confezionato, che però - malgrado gli sforzi - non riesce a creare tensione né empatia con la storia e i vari personaggi. Voto 5/10.
commento di alexio350Lento e sonnacchioso, a tratti disgustoso.
commento di gruvierazCome direbbe il ragioner Ugo questo film è una cagata pazzesca. Con spiegazioni dell'intrigo degne della "signora in giallo" e un finale al di là del ridicolo.
commento di ClochardIl film si riscatta nel finale... ma proprio negli ultimi 10 minuti. Per il resto, i vari personaggi sono tutti più o meno sopra le righe e dannatamente insopportabili. Quindi, fate voi
commento di green70A me ricorda tanto il talento di Talento di Mr.Ripley. Grandissimo l'interpretazione di Barry Keoghan
commento di interista75La Fennell mette molte carni al fuoco (insipide e già meglio gustate altrove) e finisce col bruciare tutto!
commento di SteSondrio88