Regia di Coralie Fargeat vedi scheda film
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The Substance Gran Bretagna 2024 la trama: La stupenda diva del cinema e della tv Elisabeth Sparkle ha una stella sull’Hollywood Boulevard e una casa piena di Oscar, di Emmy e altri premi. È però in fase calante, il suo programma di ginnastica in tv (stile Jane Fonda anni 80) e Jamie Lee Curtis in “Perfect” del 1985 non totalizza più gli ascolti di un tempo. Harvey Il produttore arrogante, sgradevole licenzia Elisabeth. «La gente…» osserva l’uomo ultrasessantenne «la gente vuole sempre qualcosa di nuovo. A 50 anni per te è finita!». La recensione: The Substance è un film scritto e diretto da Coralie Fargeat. Prodotto da Working Title Films, A Good Story Productions Distribuzione in Italia I Wonder Pictures. Fotografia di Benjamin Kra?un. Effetti speciali di Pierre-Olivier Persin.Musiche di Raffertie. Il film è stato presentato in anteprima in concorso al 77º Festival di Cannes dove ha ricevuto il premio per la miglior sceneggiatura ed ha ricevuto un'ovazione al termine della sua anteprima. La splendida Demi Moore ha vinto ai recenti Golden globe il primo premio per la miglior interpretazione femminile nel ruolo di Elisabeth Sparkle. Ne ha fatta di strada questa brava attrice dai tempi di uno dei suoi primi film: Una cotta importante (No Small Affair) del 1984, diretto da Jerry Schatzberg. Una pellicola pronta per diventare un super cult. Un film certamente esagerato e strabordante con i corpi nudi ed il sangue che schizza a litri. Il classico “Body horror”, ma all’ennesima potenza con due interpreti coraggiose ed eccezionali Demi Moore interpreta Elisabeth Sparkle e Margaret Qualley interpreta Sue vista in Strange But True di Rowan Athale (2019) e Sanctuary - Lui fa il gioco. Lei fa le regole. (Sanctuary) di Zachary Wigon (2022) Povere creature! (Poor Things) di Yorgos Lanthimos (2023). Una metafora che esalta la ricerca della bellezza e dell’eterna giovinezza, oltre alla cura del corpo, con gli indici di gradimento delle televisioni che decidono chi ha successo e chi no. Il film demonizza e rifiuta la vecchiaia, come fosse una malattia, il tutto con uno stile grottesco, ultra splatter, surreale e molto disgustoso. Un’esperienza di cinema forte, che però fa riflettere. La regia è eccellente con un buon montaggio, con inquadrature ravvicinate ed anche fortemente claustrofobiche. Ho notato inoltre riferimenti a film visti in passato, che sicuramente hanno influenzato il gusto di Coralie Fargeat, che già aveva dato prova di sé con il suo gusto visionario e barocco in “Revenge” del 2017. Mi ha ricordato Shining per le scene girate nel lungo corridoio con la moquette, Elephant Man, per il mostro della scena finale, con la pioggia di sangue sugli spettatori e qui il riferimento è Carrie lo sguardo di Satana, echi anche dello stile di David Cronenberg. Un film visto con piacere, ma non credo che lo rivedrò a breve almeno per ora, anche se sono un grande appassionato del genere horror, ma questo è stato un pugno nello stomaco molto potente. Interpreti e personaggi Demi Moore: Elisabeth Sparkle Margaret Qualley: Sue Dennis Quaid: Harvey Edward Hamilton Clark: Fred Gore Abrams
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