Un film che pare un compendio dei pregi e soprattutto i difetti dell'horror mainstream-chic contemporaneo:
Confezione scenica e fotografica molto stilosa, digitalizzata e quindi asettica, anonima, fatta in serie a discappito di sceneggiatura, dialoghi e trama. La solita noiosa messa in scena di citazioni e omaggi, il sottostesto metaforico e dell'impegno sociale, senza nessuna visione poetica o critica sul tema. Non un film brutto ma spesso inconsistente e presuntuoso. Certo, ci sono momenti spassosi, la regista sfocia in una satira (spesso involontaria) anche godibile sulla stupidità umana. Irritanti limiti, quindi, di questo film ma lo si può benissimo guardare come fosse un episodio, con tanto di morale, di ai confini della realtà.
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