Hai mai sognato una versione migliore di te stesso? Da oggi puoi smettere di sognare e puoi farlo davvero grazie a un nuovo prodotto chiamato La Sostanza. Ti cambierà la vita. Con La Sostanza puoi creare un nuovo te stesso: più giovane, più bello, più perfetto. Devi solo dividere il tuo tempo con le versioni migliori di te stesso: una settimana per uno, una settimana per l'altro. Un equilibrio perfetto di sette giorni ciascuno.
Quando l'estrema estetizzazione dei corpi monopolizza le forme dell'immaginario, i tentacoli della vanità si mettono a perlustrare territori inesplorati. Su questo specula "The Substance" di Coralie Fargeat, un film che affonda i bisturi nella decomposizione della carne per provocare un effetto disturbante capace di investire proprio tutti. Feroce.
Una trasformazione del corpo ai massimi livelli,un premio a Cannes inaspettato....ma e' anche uno sdoganamento di pellicole simili...pensate Cronenberg quanti premi avrebbe meritato nel passato con i suoi piccoli capolavori.
Una show girl di successo viene contattata per prestarsi a un esperimento in cui potrà recuperare la sua giovinezza. Moderna trasposizione del patto faustiano il cui epilogo è piuttosto scontato.
Coralie Fargeat strizza l'occhio a Cronenberg inarrivabile: body horror che non si discosta dalla media dei film di genere, ricicla grandangoli da "2001" e corridoi da "Shining", con il finale di "Carrie" dal maestro Brian e la maschera del "mostro" direttamente da "Elephant man" di Lynch. Poco altro: la critica edonistica è vuoto pretesto.
Un vero grande un film horror, geniale, con una storia da raccontare e che con una messa in scena spettacolare; intrattiene e sconcerta lo spettatore con brutale realtà fisica e psicologica. Il delirio dell'eterna bellezza sa essere crudele. Nella parte centrale può sembrare ripetitivo, ma il finale è incredibile, delirio allo stato puro. Voto: 9
Disgustosa e decerebrata escalation di putridume e ostentazione di volgarità celate dietro a chissà quale acuta riflessione esistenziale. Autrice irrisolta che scambia il cinema per lo psicoterapeuta. Non è la prima, nè sarà l'ultima. Peccato perchè l'idea di partenza sarebbe stata pure carina... ma dopo mezz'ora naufraga miseramente.
Un pò troppo splatter per i miei gusti, ma è apprezzabile l'originalità con cui si affronta una tematica molto chiara. Bene gli interpreti. Brava e ancora molto bella Demi Moore, ottimo Dennis Quaid. 3 stelle e mezza
Difficile capirlo, al di la della critica alla morale della società edonistica per il resto lo trovo sconclusionato e psichedelico che alla fine sconfina decisamente nel comico .
Se ci limitassimo all’analisi della trama e dei temi, The Substance potrebbe essere facilmente dato per scontato. Ma, al di là di questo, il vero punto di forza di The Substance è il lavoro sulle immagini, che annulla la distanza tra bellezza estetica e orrore.
Film che partiva da un'idea interessante ma che risulta svilito da una messa in scena grossolana e ripetitiva, con un crescendo splatter che trascina la storia in un vortice grottesco e surreale
Con un'estetica accattivante e un cast grandioso,"The Substance" mette a nudo la banalità (e il maschilismo) del culto dell'apparenza su cui si fonda lo star system hollywoodiano introducendo l'orrore già nella "normalità" per poi proseguire col Disgusto intrecciandolo all'ossessione per la bellezza, approdando a un finale esplosivo.
Da rivedere!
L'ancora piacente Demi Moore alterna la scena con la bella e procace Margaret Qualley in un riuscito film sulla clonazione umana, che è una satira sociale e anche una metafora sulla bellezza esteriore e sulla giovinezza che se ne va. Assieme a loro, anche un Dennis Quaid grottesco, nei panni di un antipatico produttore TV.
The substance è un oggetto ambiguo, difficile da definire, perché riprende temi classici ma li tritura nell'avanguardia pura: immaginate Dorian Gray in salsa Cronenberg, o anche un Dottor Jekyll e Mr Hyde girato da Aronovfsky, pompato con ettolitri di sangue e metanfetamine, e passato attraverso i filtri iper-saturati di Instagram.
The Substance consta in una abbondante mezzora di troppo, una mezzora parossistica e granguignolesca che va al di là di ogni logica e durante la quale succede di tutto. Eppure, a conti fatti, quella mezzora è la parte migliore del film!
In una società, soprattutto quella fetta relativa allo spettacolo e alla promozione commerciale, dominata dalle apparenze e da un’inesauribile/sperticata ricerca della – presunta - perfezione, la competizione è diventata sempre più serrata/indiavolata e nessuno ha la benché minima intenzione di mollare l’osso di sua spontanea volontà. Neanche… leggi tutto
Il tempo che passa è inesorabile anche se hai le sembianze di Demi Moore, alias Liz Sparkle, diva agée, almeno per i canoni Hollywoodiani, e che quindi va sostituita immantinente. Il mondo dello spettacolo attraverso le mani e le inquadrature della regista francese Coralie Fargeat riceve critiche non troppo velate. È solo da capire se destinate a chi decide di rischiare la… leggi tutto
Pretenzioso. Ecco, l'ho detto, così non fingeremo di ignorare l'elefante proprio là: al centro della stanza.
Soliloquio introspettivo della regista, donna prossima ai 50, che ingaggia un'attrice che ha superato i 60, per raccontare la parabola discendente di un'attrice di 50 anni.
Ipocrita. Perchè vorrebbe proporsi come libello morale del… leggi tutto
Lo avevamo un po' preannunciato nel nostro post di presentazione delle nuove uscite che questa sarebbe stata una settimana un po' transitoria. Infatti non c'è molto da segnalare al di là del fatto che…
Sottotitolo: i danni neurologici del rampantismo e dell'edonismo anni 80. Il film è una poltiglia cucinata con brandelli di cinema, rimasticati e sputati in faccia al pubblico; da Lynch a Cronenberg, passando per Kubrick. A un certo punto, c'è un corpo a corpo al femminile, che ricorda La morte ti fa bella di Zemeckis e una spruzzata di sangue sugli astanti in…
Un misto tra Cronenberg e Tarantino. La carne è assoluta protagonista: si dissolve, rimodula, decompone e ricompone. E con essa, l'anima della protagonista. Un film sulla dissoluzione della nostra società votata al culto dell'estetica, sull'incapacità di invecchiare e sui meccanismi tritacarne dello show business. Il messaggio è abbastanza chiaro, il modo in cui…
Il ritratto di Dorian Gray potremmo dire e tanto altro in questo thriller/horror diretto da Coralie Fargeat, che vede protagonista Demi Moore dopo anni di assenza dallo show business, che interpreta Elisabeth Sparkle, conduttrice di una trasmissione televisiva sull'aerobica, la donna tipo di tutti gli uomini, la donna che tutte le donne vorrebbero essere, viene di colpo licenziata a causa…
Il passaggio sulla walk of fame - con cui inizia e si conclude l'opera seconda di Coralie Fargeat - è lastricato di insidie. Lo sa bene Elisabeth Sparkle (Moore), diva della televisione che, passati i cinquanta, vorrebbe continuare a condurre il programma di aerobica che l'ha portata al successo. Ma il produttore che l'ha ingaggiata da anni (Quaid) vuole (letteralmente) carne fresca e…
Una donna alle prese col suo corpo che appassisce. Conseguenze...
Coralie Fargeat ha esordito al cinema con un filmaccio inutile dal titolo Revenge, del 2017. La critica lo esaltò. Sarò stato l'unico, credo, a rimanere sbalordito da tanto clamore. Ancora oggi mi domando il perché? Saranno stati forse i tempi del MeToo, del potere femminile e l'esplosione della ribellione…
Certi film andrebbero fatti da chi li sa fare e questo lo poteva fare solo Cronenberg.
Sbagliato nelle premesse (ridicole), ancora più assurdo nello svolgimento, alla fine punta tutto sugli effetti speciali e la trasformazione dei corpi ma questo (come insegna David Cronenberg) deve essere sostenuto da un messaggio forte e che sia anche "congruo e coerente" se no si sfocia nel…
Pretenzioso. Ecco, l'ho detto, così non fingeremo di ignorare l'elefante proprio là: al centro della stanza.
Soliloquio introspettivo della regista, donna prossima ai 50, che ingaggia un'attrice che ha superato i 60, per raccontare la parabola discendente di un'attrice di 50 anni.
Ipocrita. Perchè vorrebbe proporsi come libello morale del…
Il tempo che passa è inesorabile anche se hai le sembianze di Demi Moore, alias Liz Sparkle, diva agée, almeno per i canoni Hollywoodiani, e che quindi va sostituita immantinente. Il mondo dello spettacolo attraverso le mani e le inquadrature della regista francese Coralie Fargeat riceve critiche non troppo velate. È solo da capire se destinate a chi decide di rischiare la…
Abbiamo due sequel in testa alla classifica, entrambi con lo stesso incasso totale: uno alla terza settimana e l’altro alla prima. Oceania 2, infatti, sta conquistando il mondo e l’Italia. In questa…
I risultati di questa settimana restano più o meno congelati, molto simili a quelli della settimana appena passata. Il gladiatore II (550 schermi) si avvicina al tetto dei sette milioni, che supererà…
The Substance:
Bizzarro, surreale, quasi Felliniano.
Tramite una misteriosa sostanza, ottenuta misteriosamente e con istruzioni da seguire severissime ed altrettanto misteriose, l'attrice 50enne Elizabeth Sparkle ( un'ancora bellissima Demi Moore), riesce a dare vita ad una versione giovane e perfetta di sé stessa, ma le condizioni e gli imprevisti di questa procedura non tardano ad…
Abbiamo due film che superano il tetto dei 3 milioni. Il primo (anche in classifica) è Il gladiatore 2 di Ridley Scott, che questo weekend si è fermato a 3,6 milioni su 515 sale. I confronti col primo…
Che tentazione verrebbe di arricchire con la punteggiatura certi nomi, certi motti, certe frasi di questo film. Così da trasformare Elizabeth Sparkle in Elizabeth, Sparkle! e così da ombreggiare con il dubbio di un punto interrogativo tutti i dogmi di The Substance, primo di tutti: You Are One. You Are One?
Semplice a dirsi, difficile a farsi. L’assunto del…
A quanto pare se un film è chiacchierato e discusso la gente andrebbe a vederlo pure alle 23:00 se necessario. Sabato era alle 22:30, ma vabbè. THE SUBSTANCE della francesina Coralie Fargeat, già autrice dello splendido Revenge. Posso dire che come inquadra i culi lei senza sembrare volgare nessuno mai…!? Ma vabbè anche questo…
La dimenticata…
Un altro eccellente weekend per Terrifier 3. La saga iniziata nel 2016 ha goduto del passaparola e del passaggio sulle piattaforme streaming, diventando un oggetto di culto nel corso degli anni. Ci si stupisce di come…
La citazione è il pane del nostro tempo. Morte a The Substance, gloria e vita al nuovo cinema.
Che i produttori producano. Che i registi creino. Che lo schermo trasmetta. Il popolo ha fame.
Guardare The Substance è come guardare cento film. Ogni scena, ogni inquadratura, ogni dettaglio è un rimando a qualcos’altro. C’è di tutto, da…
Lavoro ambizioso che parte dalle radici della metamorfosi metafisica tanto cara a Kafka e, cinematograficamente, al Cronemberg de "La mosca", trovando terreno fertile nella ossessione molto contemporanea dell'apparire sempre giovani e piacenti, soprattutto nel mondo effimero e patinato di Hollywood.
Ma è la messa in scena a deludere, grossolana e marcata oltre il necessario, con…
Un body horror coi fiocchi.
Film del 2024 diretto dalla parigina Coralie Fargeat (già regista di quel Revenge del 2017) e vincitore del premio per la miglior sceneggiatura alla settantasettesima edizione del Festival di Cannes, The Substance racconta la storia di Elisabeth Sparkle (Demi Moore), una ex stella del cinema ridottasi a tenere corsi di…
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Commenti (18) vedi tutti
Quando l'estrema estetizzazione dei corpi monopolizza le forme dell'immaginario, i tentacoli della vanità si mettono a perlustrare territori inesplorati. Su questo specula "The Substance" di Coralie Fargeat, un film che affonda i bisturi nella decomposizione della carne per provocare un effetto disturbante capace di investire proprio tutti. Feroce.
commento di Peppe ComuneUna trasformazione del corpo ai massimi livelli,un premio a Cannes inaspettato....ma e' anche uno sdoganamento di pellicole simili...pensate Cronenberg quanti premi avrebbe meritato nel passato con i suoi piccoli capolavori.
commento di ezioUna show girl di successo viene contattata per prestarsi a un esperimento in cui potrà recuperare la sua giovinezza. Moderna trasposizione del patto faustiano il cui epilogo è piuttosto scontato.
leggi la recensione completa di alfatocoferolo"Voglio che tu viva, perché odio me stesso"
leggi la recensione completa di Infinity94Coralie Fargeat strizza l'occhio a Cronenberg inarrivabile: body horror che non si discosta dalla media dei film di genere, ricicla grandangoli da "2001" e corridoi da "Shining", con il finale di "Carrie" dal maestro Brian e la maschera del "mostro" direttamente da "Elephant man" di Lynch. Poco altro: la critica edonistica è vuoto pretesto.
commento di maurri 63Un vero grande un film horror, geniale, con una storia da raccontare e che con una messa in scena spettacolare; intrattiene e sconcerta lo spettatore con brutale realtà fisica e psicologica. Il delirio dell'eterna bellezza sa essere crudele. Nella parte centrale può sembrare ripetitivo, ma il finale è incredibile, delirio allo stato puro. Voto: 9
commento di GARIBALDI1975Disgustosa e decerebrata escalation di putridume e ostentazione di volgarità celate dietro a chissà quale acuta riflessione esistenziale. Autrice irrisolta che scambia il cinema per lo psicoterapeuta. Non è la prima, nè sarà l'ultima. Peccato perchè l'idea di partenza sarebbe stata pure carina... ma dopo mezz'ora naufraga miseramente.
leggi la recensione completa di Souther78Un pò troppo splatter per i miei gusti, ma è apprezzabile l'originalità con cui si affronta una tematica molto chiara. Bene gli interpreti. Brava e ancora molto bella Demi Moore, ottimo Dennis Quaid. 3 stelle e mezza
commento di xale78xDifficile capirlo, al di la della critica alla morale della società edonistica per il resto lo trovo sconclusionato e psichedelico che alla fine sconfina decisamente nel comico .
commento di ripley2001Se ci limitassimo all’analisi della trama e dei temi, The Substance potrebbe essere facilmente dato per scontato. Ma, al di là di questo, il vero punto di forza di The Substance è il lavoro sulle immagini, che annulla la distanza tra bellezza estetica e orrore.
leggi la recensione completa di GiesFilm che partiva da un'idea interessante ma che risulta svilito da una messa in scena grossolana e ripetitiva, con un crescendo splatter che trascina la storia in un vortice grottesco e surreale
leggi la recensione completa di morbiusLa perfetta decostruzione dello star system edonista.
leggi la recensione completa di imperiormax89Con un'estetica accattivante e un cast grandioso,"The Substance" mette a nudo la banalità (e il maschilismo) del culto dell'apparenza su cui si fonda lo star system hollywoodiano introducendo l'orrore già nella "normalità" per poi proseguire col Disgusto intrecciandolo all'ossessione per la bellezza, approdando a un finale esplosivo. Da rivedere!
commento di DeathCrossUn body horror coi fiocchi.
leggi la recensione completa di ANdaMIL'ancora piacente Demi Moore alterna la scena con la bella e procace Margaret Qualley in un riuscito film sulla clonazione umana, che è una satira sociale e anche una metafora sulla bellezza esteriore e sulla giovinezza che se ne va. Assieme a loro, anche un Dennis Quaid grottesco, nei panni di un antipatico produttore TV.
leggi la recensione completa di Marco PoggiFilm a larghi tratti coinvolgente ed interessante, ma durante i 45 minuti finali mi sono vergognato di essere al cinema. 5,5
commento di NikArduoThe substance è un oggetto ambiguo, difficile da definire, perché riprende temi classici ma li tritura nell'avanguardia pura: immaginate Dorian Gray in salsa Cronenberg, o anche un Dottor Jekyll e Mr Hyde girato da Aronovfsky, pompato con ettolitri di sangue e metanfetamine, e passato attraverso i filtri iper-saturati di Instagram.
leggi la recensione completa di giobbaThe Substance consta in una abbondante mezzora di troppo, una mezzora parossistica e granguignolesca che va al di là di ogni logica e durante la quale succede di tutto. Eppure, a conti fatti, quella mezzora è la parte migliore del film!
leggi la recensione completa di pazuzu