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Nosferatu

Regia di Robert Eggers vedi scheda film

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Souther78

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La recensione su Nosferatu

di Souther78
6 stelle

Film ripetitivo e già visto e rivisto, che merita una attenzione in più allorchè denunzia la vera natura della vera figura storica di Vlad, nella sua appartenenza massonica e satanista (vd. pentacolo), nonchè nella necessità, per lui (in quanto esponente della stirpe ibrida che ci controlla) di ottenere il consenso, benchè carpito con inganno.

 
Vlad Tepes, meglio noto come Vlad l'impalatore, nobile e condottiero appartenente all'Ordine del Drago, che nel XV secolo difese la sua regione dall'impero ottomano, passato alla storia più per l'efferatezza della sua violenza, che per i successi militari: amava impalare i nemici sconfitti, infilando appuntiti pali di legno nei loro più intimi recessi lasciandoli così appesi a morire.
 
Nonostante i suoi costumi orripilanti, venne acclamato perfino dalla cristianità come salvatore, per aver arrestato l'avanzata dell'Islam nella regione. Si ritiene che sia imparentato con l'attuale sovrano inglese.
 
In Rete non si riesce ad appurare se fosse mancino (o ambidestro), oppure no, ma non esitiamo a immaginare di sì, al pari del re d'Inghilterra, di suo figlio maggiore, di sua madre, ma anche di Alessandro Magno, Giulio Cesare, Hitler, Napoleone, etc.
Chi studia la materia sa che dalle ricerche del prof. Malanga è emerso che gli addotti (cioè le persone parassitate da entità aliene) sono nel 100% dei casi mancini o ambidestri (e ciò spiega anche l'elevatissima percentuale di presidenti americani e israeliani mancini).
 
La leggenda del vampiro, esattamente come la "favola" di Biancaneve o quella del pifferaio magico, in realtà trasla e altera fatti reali: in questo caso, la sete di sangue dei c.d. "rettiliani" (e quindi delle persone che, attraverso i riti massonici, vengono possedute da queste entità), la loro "immortalità" (che si manifesta nel mantenimento della coscienza usando diversi "contenitori" umani di volta in volta), e, ovviamente, i poteri "sovrannaturali" dettati appunto dalla conoscenza della fisica a livelli per noi incomprensibili, anche perchè deliberatamente preclusi al nostro sapere.
 
Fatte le debite premesse, questo film è la miliardesima riproposizione della storia ormai arcinota dell'autore irlandese, che probabilmente ha soltanto messo a frutto un qualche sapere che gli derivò dall'essere a sua volta un massone, iniziato alla logggia di Buckingham e Chandos, n. 1150. Probabilmente, poi, ha deliberatamente "inventato" il mito, attribuendogli caratteristiche talmente travisate da occultare la verità alla sua base: è, questo, il giochetto preferito delle massonerie internazionali.
 
L'opera sa di già visto da capo a piè, come è fatale nella misura in cui si presenta come remake del capostipite cinematografico, a sua volta emulato, copiato, riproposto, reinterpretato circa un miliardo di volte. Per quanto la recitazione e le ambientazioni siano di tutto rilievo, sembra un dejà vù dal minuto 1 in poi, quindi è inevitabile che la noia e la prevedibilità accompagnino la visione. Inoltre lo snodo della trama, diluito dall'eccessiva durata, risulta troppo lento e farraginoso, quindi scarsamente coinvolgente.
 
L'aspetto più interessante dell'opera è la sua attitudine a disvelare ciò che altri hanno sottaciuto: il patto, la volontarietà, il pentacolo. Tutti questi sono elementi tipici dell'estorsione dell'energia animica da parte di queste entità, che parassitano l'umanità fin dalla sua (strumentale) creazione, in tutte le civiltà che ci hanno preceduto, e quindi anche nella nostra. Il pentacolo, poi, simboleggia appunto l'appartenenza massonica (satanista) del conte. Il contratto, necessario, ma estorto tramite l'inganno, dovrebbe servire a spiegarci la società contemporanea, in cui tutto ci viene propinato mediante informazioni ingannevoli, con il risultato di ottenere il consenso (quindi l'adesione spontanea e non coatta), benchè mediato dall'inganno. 
Chissà quanti coglieranno...
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