Regia di David Leitch vedi scheda film
Sarebbe dovuto essere uno sperticato omaggio alla categoria degli stuntmen e paradossalmente smarriamo proprio il focus.
Scena da ripetere.
Ci si perde in infinite chiacchiere, addobbiamo la struttura con toni da commedia, venature sentimentali, chiavi ironiche, citazioni continue, il verso a certa fantascienza che va per la maggiore; configuriamo anche il thriller più contorto e finiamo per perderci l’azione, il gesto, l’impresa: un paio di cappottamenti d’auto, esplosioni, vetrate in frantumi, salti e inseguimenti col contagocce, e scena madre con elicottero davvero inguardabile; tutto il brivido, il sussulto, la pelle d’oca ridotti ad accessorio, effettino collaterale; e soprattutto di livello tremendamente ordinario.
L’omaggio agli stunt rimane complementare, fagocitato dai protagonisti sempre in primo piano, Ryan Gosling e Emily Blunt; da David Leitch, regista ed ex stuntman, ti aspetteresti un livello superiore ai Fast & Furious e ai Mission Impossible, finalmente un “checcefregadellastoria” a favore di un dietro le quinte frizzante, con spettacolarità e azzardo a farla da padroni, davvero protagonisti, rendendo giustizia e rivelando anche trucchi di scena e i palpabili rischi del mestiere, e invece rimaniamo paludati ad un film senz’anima, senza coraggio direi, senza proprio quel che volevamo vedere.
Vistoso passo indietro rispetto a Bullet Train,
Scena da ripetere. Ma direi tutto il film proprio.
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