Regia di Cristina Comencini vedi scheda film
Il titolo si riferisce ovviamente alla prima comunione della figlia di Sandra Ceccarelli ma può essere anche letto ironicamente, perché nessun personaggio della storia ambisce a vivere o rivivere “un più bel giorno della vita”. Commedia drammatica coerente con la vena agrodolce della Comencini, è un altro capitolo di uno dei filoni più fertili della sua filmografia: il ritratto malinconico di una famiglia borghese da post-commedia all’italiana che riflette sul proprio privato perché non può e non sa più pensare al pubblico. Le dinamiche narrative del teleromanzo o della soap opera sono qui applicate al mezzo cinematografico con sensibilità e lucidità, ma non sempre si riesce a credere a questi tre fratelli dalle vite dolcemente sconquassate colti nei consunti riti del lessico familiare. S’erge affettuosa la matronale presenza della grande Virna Lisi, quintessenza della signorilità e dell’eleganza.
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