Regia di Cristina Comencini vedi scheda film
Cinema classico di Cristina Comencini con cast extralusso a partire dalle grandi Virna Lisi, Sandra Ceccarelli e la magnifica Margherita Buy, la meglio gioventù italica.
Il più bel giorno della mia vita Italia-Gran Bretagna 2002 la trama: Irene Mazzoni è una donna matura, ma ancora affascinante vive nella sua vecchia villa da sola ormai troppo grande per lei, ancorata ai ricordi del suo passato. Ha un grande peso, non è riuscita a trasmettere ai suoi tre figli l’attaccamento alla casa natia ed al concetto di famiglia che rappresenta. I tre figli in toto rifiutano la casa la detestano. Sara la primogenita, dopo la morte del marito vive nella più completa solitudine e non ricerca più un nuovo amore, passa le serate in attesa del ritorno del figlio Marco ragazzo sensibile e problematico con il terrore che gli succeda qualche cosa di terribile. La recensione: Un film molto ben girato da Cristina Comencini prodotto da Cattleya, Rai Cinema, vincitore del prestigioso premio al Montreal World Film Festival Grand Prix des Amériques . Soggetto di Cristina Comencini e sceneggiatura a tre mani di Cristina Comencini, Lucilla Schiaffino e Giulia Calenda. Il magnifico suono in presa diretta del solido professionista Bruno Pupparo, le musiche toccanti e poetiche sono tratte da pezzi di musica classica per pianoforte e La fotografia del maestro Fabio Cianchetti. Ottima come al solito l’interpretazione di Virna Lisi nel ruolo di Irene Mazzoni la madre dei tre figli, con il suo tono di voce caldo e pastoso, da antologia il dialogo tra lei e Rita la figlia adultera che ha una storia con Davide il veterinario interpretato da Jean-Hugues Anglade ammirato nel capolavoro“Betty Blue 37°2 le matin” di Jean-Jacques Beineix del 1986 con Béatrice Dalle. Film sincero ed emozionante che tocca problematiche insite nel senso più profondo della vita e nei rapporti interpersonali, tocca l’animo più profondo ed emotivo. Recitazione ad alto livello professionale di Luigi Lo Cascio, Margherita Buy, Marco Baliani e Sandra Ceccarelli. Film assolutamente non di stampo “televisivo”, una narrazione realistica e commovente in una Roma ripresa con colori e suoni magici. Una aulica commedia in bilico tra dramma incipiente e raffinato romanticismo. Un film troppo delicato, che tocca anche il tema ancestrale della “omosessualità velata” di Claudio il figlio avvocato ed irrisolto umanamente. La differenza con altri film la fa la sceneggiatura solida e costruita su dialoghi perfetti e primi piani sui volti di attori che vivono la parte in modo sincero. Un film anche sul dramma della solitudine un pochino pessimista e mi è molto piaciuto anche Ricky Tognazzi autore de l’amore telefonico con Margherita Buy bello, puro e platonico. Un film sul concetto di famiglia allargata raccontato in modo sublime con un tocco di sapida ironia al curaro, però tutto scorre in modo armonico e non forzato . Un film di avvenimenti, di situazioni, di stati d’animo e conflitti che deflagrano in modo drammatico, niente è casuale in questo bel film e si rimane dolcemente colpiti dalla evoluzione della storia. Un film capace di centrare tutti gli spunti e che porta il risultato a casa, perché ha sfruttato al meglio l’occasione di offrire un prodotto vero e realistico, con tante scene riuscite e rappresentativo della tipica famiglia italiana castrante. Un film anche con scene di sesso reali, con corpi nudi al limite dell’hard core, Vero cinema moderno e coraggioso e va dato il giusto merito a Cristina Comencini grande e degna figlia di Luigi Comencini, uno dei padri della commedia all’italiana di tanto bel cinema classico di essere riuscita a girare un film così puro e godibile . Voto 7.5 Interpreti e personaggi Virna Lisi: Irene Mazzoni Margherita Buy: Sara Mazzoni Sandra Ceccarelli: Rita Mazzoni Luigi Lo Cascio: Claudio Mazzoni Marco Baliani: Carlo Marco Quaglia: Luca Francesco Scianna: Marco Jean-Hugues Anglade: Davide Francesca Perini: Silvia Maria Luisa De Crescenzo: Chiara Gaia Conforzi: Cecilia Ricky Tognazzi: Sandro Berardi Andrea Samà: Cammello Giulio Squillacciotti: Che Barbara Blanc:
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