Regia di Rose Glass vedi scheda film
Un polpettone di generi ben cucinato, cotto e speziato con una bella spruzzata di gore e humour nero.
LOVE LIES BLEEDING di Rose Glass.
Anni ’80, in una cittadina nel New Mexico la giovane Lou gestisce una palestra, vive da sola col suo gatto tra sigarette, flirt occasionali con una sua amica e visite da parte di agenti dell’FBI per dei suoi precedenti con il padre con cui non va’ d’accordo. Nel frattempo Jackie, una culturista vagabonda, arriva in città, trova lavoro in un poligono di tiro gestito dal losco e sinistro proprietario e va’ ad allenarsi nella palestra di Lou. Le due si frequentano, Jackie vuole prepararsi per la gara di bodybuilding a Las Vegas, lei la aiuta con esercizi e steroidi e si innamorano. Tutto verrà buttato di fuori dopo una circostanza violenta con conseguenze irreversibili.
Molte cose cadono all’occhio, del film. Innanzitutto la bravura degli attori: una Kirsten Stewart molto in gamba, forse più del solito, Katy O’Brian fisicamente azzeccata e preparata e un Ed Harris come sempre impeccabile e viscidamente più stronzo. Poi una regia notevole, dai colori, dalle musiche e dall’atmosfera anni ‘80 che riesce a passare per molti generi: dal romantico al dramma, dal noir al thriller e dall’erotico al surreale grottesco. Senza contare i diversi passaggi nello humour nero, nella violenza gore, persino nell’onirico e nel bodyhorror. Il tutto però senza mai deragliare grazie al filo conduttore che è la sceneggiatura nei personaggi e nella storia.
In pratica è come vedere Cronenberg, Lynch e Stone che girano un episodio di Breaking Bad particolare dove si parla di relazioni complicate, di vendette, di sotterfugi, giochi di potere, omicidi, di violenze familiari, di emancipazioni e riscatto. Un’altra volta si mette in evidenzia come l’America è costruita sul sangue, ma stavolta anche sul sudore e gli steroidi. Una storia dove i personaggi cercano la felicità, di vivere meglio e raggiungere degli obiettivi di vita, ma per farlo devono sguazzare nella merda e nella menzogna. Infatti nessuno di loro è pulito, nemmeno le due protagoniste per le loro decisioni prese e che dovranno prendere.
Certo, alcuni personaggi sembrerebbero alla fine buttati lì e ogni tanto nella parte centrale si gira un po’ a vuoto, ma nel complesso è un gran bel film. E sono sicuro che una scena specifica farà la gioia di tutti i macrofili del mondo!
Piccola postilla: Rose Glass ha diretto prima di questo quel piccolo gioiello di Santa Maud con protagonista Morfydd Clark. Chi vuole capire capisca…
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