Regia di Woody Allen vedi scheda film
Uno degli ultimi Allen e tra questi uno dei più riusciti.
Cinquantesimo film di Woody Allen, scopro, e primo in francese. Film anche scritto da lui, ed è un thriller o un giallo, abbastanza leggero, invero; Allen ormai va col pilota automatico ma spesso a livelli alti, come qua, dove mette in scena una storia lieve, simpatica, ambientata in una Parigi molto ricca, e dove una tizia incontra un ex compagno di liceo, un tempo innamorato di lei, e ancora oggi tra i due c’è qualcosa, malgrado la presenza del marito possessivo di lei, che sarà la variabile numero uno del film. Altro non anticipo, il titolo si riferisce al fatto che il ricco marito non crede al caso, alla fortuna, la fortuna uno se la crea, dice, ma magari Woody Allen, in questo film, dimostrerà di avere idee diverse. Il film è molto carino, con un ottimo cast, gli darò un 7, è preciso, diligente, pulito, non c’è una scena o un’inquadratura o un dialogo che non sia assolutamente essenziale; vero che il tutto è molto lineare, ma è un film di rara asciuttezza, e non mancano a sorpresa un paio di situazioni in cui si potrà riconoscere, un po’ alla lontana, l’Allen grandissimo comico e umorista.
Il film arrivò al quarto posto degli incassi settimanali italiani; lo consiglio? Beh, è “un Allen”, tutti i suoi film vanno visti, e poi sì, lo consiglio, per quanto forse al genere femminile potrà darsi che rimarrà l’amaro in bocca, ma magari anche no. Spese e incassi da film d’essai, alla critica è piaciuto, un po’ meno al grande pubblico.
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