Regia di Greg Berlanti vedi scheda film
Davvero peccato per quella testa quadra di Channing Tatum, completamente asettica, assente, assolutamente priva, oltre che di talento, di qualunue appeal. Affiancato ad una figura che si può ormai definire carsimatica (alla soglia del suo quarantesimo compleanno) come quella della Johonsson, che qui si ritaglia (e si finanzia) un ruolo a dir poco delizioso, degno di un personaggio dei film di Hitchcock, ammantandolo del suo fascino semplice e accattivante; vicino ad un Woody Harrelson che giganteggia nel suo ruolo di non protagonista in uno dei suoi migliori "simpatici cattivi"; all'interno di una storia dal ritmo incalzante e dagli echi ultra famosi (unica pecca: una durata del film lievemente eccessiva) in cui anche tutti i personaggi di secondo piano (dalla segretaria della protagonista, al regista narcisista, fino all'intero staff della NASA e all'ultimo gregario della sceneggiatura, gatto nero compreso) contribuiscono con efficacia a creare un divertimento "familiare" che si rende gradevole con estrema naturalezza.... il testone quadrato del marziano Tatum manda tutto fuori orbita e spedisce questo film nella galassia di quei lavori che potrebbero tranquillamente essere non ricordati. Se non che, da parte mia, se non altro data la prestazione magistrale della protagonista, mi faranno comunque ricordare di questo piccolo (si fa per dire, dato il budget) lavoro ultra moderno che si aggrappa, tra l'altro, con commovente speranza ad una colonna sonora tutta basata su roba alla Sam Cooke, Etta James & C. e a reminescenze storiche che raccontano, forse senza volerlo, la pochezza della storia degli anni che stiamo vivendo.
Un film a suo modo molto istruttivo. Specie sul versante della fisiognomica, in modo (ritengo) involontario.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta