Dopo la morte della fidanzata, un giovane ingegnere viene corteggiato da un'altra donna innamorata di lui. La sposa, ma l'accordo tra i due non dura; dopo la separazione, l'uomo si ritira sulle montagne. Qui la moglie lo raggiungerà ancora e accetterà di stargli vicina "sottomessa" al ricordo della defunta. Una nuova crisi porterà finalmente la coppia al chiarimento e a una nuova vita felice. Potente e girato in sfondi suggestivi, il film rimase incompiuto a causa degli eventi bellici ed uscì in versione rappezzata nel '45. Bella la fotografia di Massimo Terzano; musiche di Nino Rota.
Un'ora e mezza pesantina, perchè il personaggio interpretato da Nazzari è francamente insopportabile, bravo lui a renderlo tale, anche se tutto sommato facilmente (stessa espressione dura per tutto il film). Bella e brava Marina Berti, che gli vuol bene. Uno così però "merita" di essere tradito. O punito, altro che lieto fine all'ultimo minuto.....
LA DONNA DELLA MONTAGNA (1943) ♣
B/N apprezzabile che inizia con un realistico funerale in montagna reso in maniera splendida. Più "faticoso" il seguito. Fu montato incompleto - causa 8 settembre - nonostante le perplessità di Castellani. All'anteprima di Venezia il pubblico non gradì. In effetti film cupo (Suso Cecchi D'Amico gli disse "orrendo") ma… leggi tutto
Cast eccezionale non solo per gli attori più famosi, ma anche nella scelta degli altri personaggi (es. la guida alpina che guida alpina lo era anche professionalmente.... con risultati realistici e particolareggiati , soprattutto nelle riprese degli esterni, davvero eccezionali- luoghi (il Monte Cervino, ascensioni, realtà dell'epoca....). Aggiungo solo che è un film che viene dato troppo… leggi tutto
Il secondo film di Renato Castellani - uscito in realtà per terzo, fra poco vedremo perchè - è un melodrammone di stampo classico per il cinema nostrano di quegli anni, tratto dal romanzo di Salvator Gotta I giganti innamorati. A conferire il marchio di autorevolezza al prodotto, ecco che il ruolo del protagonista viene assegnato all'esperto del genere Amedeo Nazzari; sua… leggi tutto
LA DONNA DELLA MONTAGNA (1943) ♣
B/N apprezzabile che inizia con un realistico funerale in montagna reso in maniera splendida. Più "faticoso" il seguito. Fu montato incompleto - causa 8 settembre - nonostante le perplessità di Castellani. All'anteprima di Venezia il pubblico non gradì. In effetti film cupo (Suso Cecchi D'Amico gli disse "orrendo") ma…
La fidanzata di un ingegnere perde la vita durante un’escursione alpina: dapprima lui si chiude nel proprio dolore, poi accetta di sposare una ricca ragazza romana (che lo ama al punto da non rivelargli che la fidanzata lo tradiva) ma la mantiene a distanza e la tratta come una serva. Un film cupissimo, funereo, angosciante, dalla lavorazione travagliata a causa degli eventi bellici.…
Devo guardarlo piu' attentamente ma da tutto quello che ho visto,mi e' sembrato ben fatto,ben recitato e con una Storia da seguire approfonditamente.voto.8.
Il secondo film di Renato Castellani - uscito in realtà per terzo, fra poco vedremo perchè - è un melodrammone di stampo classico per il cinema nostrano di quegli anni, tratto dal romanzo di Salvator Gotta I giganti innamorati. A conferire il marchio di autorevolezza al prodotto, ecco che il ruolo del protagonista viene assegnato all'esperto del genere Amedeo Nazzari; sua…
È volutamente in bianco nero l'immagine scelta per "iconizzare" questa taglist. Perché la montagna è insopprimibilmente antica e perché il cinema "di montagna" spesso ne mostra proprio questo lato, sia che si…
Cast eccezionale non solo per gli attori più famosi, ma anche nella scelta degli altri personaggi (es. la guida alpina che guida alpina lo era anche professionalmente.... con risultati realistici e particolareggiati , soprattutto nelle riprese degli esterni, davvero eccezionali- luoghi (il Monte Cervino, ascensioni, realtà dell'epoca....). Aggiungo solo che è un film che viene dato troppo…
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Un'ora e mezza pesantina, perchè il personaggio interpretato da Nazzari è francamente insopportabile, bravo lui a renderlo tale, anche se tutto sommato facilmente (stessa espressione dura per tutto il film). Bella e brava Marina Berti, che gli vuol bene. Uno così però "merita" di essere tradito. O punito, altro che lieto fine all'ultimo minuto.....
leggi la recensione completa di cherubino