Regia di Guy Ritchie vedi scheda film
Ultima fatica cinematografica di Guy Ritchie, da noi direttamente in streaming su Prime Video, Il Ministero della Guerra Sporca si basa su documenti top-secret declassificati nel 2016 del Dipartimento della Guerra britannico e si concentra sulla prima organizzazione di forze speciali della storia, formata durante la Seconda guerra mondiale direttamente dal Primo Ministro Inglese Winston Churchill insieme ad un gruppo di ufficiali del comando britannico (di cui faceva parte anche lo scrittore Ian Fleming, il creatore di James Bond) e le cui imprese sono state raccolte nel libro Churchill's Secret Warriors: The Explosive True Story of the Special Forces Desperadoes of WWII di Damien Lewis.
Il leggendario maggiore Gus March-Phillips fu il fondatore del Commando 62 dell'esercito inglese chiamato anche Small Scale Raiding Force, e fu precursore anche dello Special Air Service (SAS) britannico oltre che a gettare le basi per le moderne operazioni di intelligence in tempo di guerra.
Usato da Ian Flemming come riferimento principale per il personaggio di James Bond, il Mag. March-Phillips fu ucciso in azione pochi mesi dopo i fatti narrati proprio in questo film (e dopo aver sposato l'agente americana Marjorie Stewart interpretata nella pellicola di Ritchie da Eiza González) durante l'Operazione Aquatint, raid sulla costa della Francia occupata dai tedeschi lanciato nel settembre 1942 per "sollevare il morale degli alleati". L'operazione fallirà però a causa di un errore dell'individuazione della spiaggia di sbarco di Sainte-Honorine-des-Pertes.
March-Phillips è seppellito in Francia in un paese vicino ai settori dello sbarco americano durante l'Operazione Overlord.
Non si deve comunque pensare che sia un resoconto oltremodo veritiero di quanto accaduto all’epoca, perché come praticamente tutti i film di Guy Ritchie anche Il Ministero della Guerra Sporca è soprattutto un action comedy decisamente sopra le righe e, in parte, anche una versione farsesca del Bastardi senza Gloria, non tanto come riproposizione del capolavoro (!?) di Quentin Tarantino quanto piuttosto perché i riferimenti cinematografici adottati da Ritchie sono praticamente gli stessi adottati dal regista americano per la sua pellicola, ovvero Quel maledetto treno blindato di Enzo G. Castellari, le opere di Sergio Leone e moltissimo cinema di genere italiano degli anni’60 e ’70 ma anche Brian G. Hutton (Dove osano le aquile, I Guerrieri), I 4 dell’Oca selvaggia o Quella sporca dozzina, ovviamente il tutto in versione Ritchie.
Vagamente "ispirato" a una storia vera, Il ministero della guerra sporca è un divertente pastiche che frulla generi (bellico, spy movie, black humour comedy, avventura, Storia), stili e forme cinematografiche, tra split screen d’annata e il nostro gruppo di (anti)eroi in vari luoghi sparsi in giro per il mondo ad uccide nazisti e a scappare contemporaneamente dallo stesso governo britannico che li ritiene invece dei fuorilegge.
Con una trama da spy story che si tramuta spesso e volentieri in farsa, Ritchie confeziona una divertita quanto brutale commedia d’azione che ha il sapore di pellicole d’altri tempi, totalmente influenzato dal periodo d’oro dei film di guerra come si può riscontrare anche dalla sorprendente colonna sonora dal sapori quasi western, opera del compositore inglese Christopher Benstead, assiduo collaboratore di Ritchie.
Ha però il difetto di ricordare fin tropo i tanti film che lo hanno preceduto, comprese le stesse pellicole di Ritchie, che non rinuncia ovviamente al suo stile così eccessivo (c’è anche una versione di Die Moritat von Mackie Messer di Kurt Weill & Bertold Brecht se non fosse che, trattandosi di un’opera di un autore ebreo e di un drammaturgo comunista, non è esattamente quello che ci si aspetta di ascoltare in un party nazista).
Richie ama l'umorismo e l'azione con un cast prevalentemente maschile e di grande presenza scenica, ma questo non impedisce di godersi comunque il film, che intrattiene scorrendo veloce e, soprattutto, grazie all'energia dei suoi attori pe un cast che comprende Henry Cavill, Alan Ritchson, Eiza González, Babs Olusanmokun, Alex Pettyfer, Henry Golding, Hero Fiennes Tiffin, Til Schweiger, Cary Elwes, Danny Sapani, Freddie Fox e Rory Kinnear.
In conclusione, è un classico film di Guy Ritchie: divertente, con un ritmo incalzante, battute taglienti e tanto insano intrattenimento, oltre a una trama variegata e basata su una storia tremendamente interessante che, però, forse meritava qualche sberleffo in meno e qualche maggiore approfondimento in più.
VOTO: 5
Il vero maggiore March-Phillipps
Il comandante danese Anders Lassen
La cartina di Fernando Po, oggi l'isola di Bioko
La nave mercantile italiana Duchessa d'Aosta
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