Regia di Tomasz Baginski vedi scheda film
Se avete amato l'anime e il manga Saint Seiya, evitatelo come la peste. Una baracconata alla Marvel con ben poca sostanza e tanti effetti speciali.
Mi avevano avvisato, le recensioni erano tremende, le stroncature onnipresenti in ogni sito, rivista, trafiletto di cinema. Ma io no, i Cavalieri dello Zodiaco sono i Cavalieri dello Zodiaco! Non posso perderli!
Me la sono cercata: una schifezza immensa con attinenza solo vaga con l'anime originale. Vuoi per modernizzare il prodotto, vuoi per sintetizzare una saga di più di cento episodi, la produzione finisce per puntare - com'era ovvio - solo sugli effetti speciali, condendo il tutto con un po' di facili sentimentalismi. Ne esce fuori una pellicola irritante con una sceneggiatura bacata e oscena, zeppa di incongruenze. L'armatura che si manifesta un pezzo alla volta, la cattiva Vander Guraad che aspira il cosmo dai cavalieri come avesse l'aspirapolvere mangia ectoplasmi dei Ghostbusters, Castalia che da sacerdotessa diventa Cavaliere d'Argento e tanto altro ancora. Assurdità nell'assurdità, durante l'allenamento sia lei che Pegasus fanno a botte come camionisti ubriachi e il rilevatore di Vander Guraad non rileva proprio nulla. In somma, un'offesa all'intelligenza al solo scopo di far soldi al botteghino. La notizia più brutta è che il finale apre spiragli per un sequel. E sarò così masochista da vedere anche quello.
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