Regia di Catherine Corsini vedi scheda film
Louise e Nathalie sono due adolescenti che vivono tutto in simbiosi: l’amicizia, le passioni come quella di recitare, la vita insomma. Una disattenzione affettiva di Nathalie provoca nell’amica una grande infelicità che sfocia in un tentativo di suicidio cercando di tagliarsi le vene e provoca un distacco che dura diversi anni. Poi casualmente si ritrovano a teatro, Nathalie come protagonista sul palco mentre Louise sposata e diventata odontotecnica, seduta in poltroncina l’ammira e un po’ la invidia. Le due donne si rivedono e riprendono la passionale e nevrotica relazione per la quale Louise getta alle ortiche anche il suo matrimonio e dopo un tiraemolla estenuante si ritroveranno ancora divise e infelici, ma stavolta ognuna possiede un pezzo di vita che l’altra vorrebbe per sé. Catherine Corsini sfruttando le straordinarie Emmanuelle Béart e Pascale Bussières ha messo in scena una doppia ripetizione ossessiva: quella nevrotica sentimentale e quella teatrale, sfruttando così l’altro senso di répétition che in francese significa anche prova teatrale. Le due ossessioni si incrociano senza sosta ma alla lunga il teatro toglie il respiro all’amore così le cicatrici fisiche e sentimentali di Louise e il narcisismo autodistruttivo di Nathalie si perdono in un fiume di parole di teatro, alla ricerca di un’improbabile erede di Louise “Lulù” Brooks.
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