Regia di Mika Gustafson vedi scheda film
FESTIVAL DI VENEZIA 80 - ORIZZONTI - PREMIO MIGLIOR REGIA a MIKA GUSTAFSON
Tre sorelle dai 7 ai 15 anni si ritrovano costrette ad una autogestione della propria vita domestica, da quando l'irresponsabile madre si è dileguata, come già fatto in precedenza, ma stavolta per un periodo più lungo del solito.
Alle prese con una vita totalmente da organizzarsi con iniziative personali, pochi soldi e tanti problemi, un vicinato che collabora a stento, la più grande delle tre è costretta a trasformarsi in madre, pur non essendo portata per tale ruolo da carattere tempestoso e poco conciliante, una età non ancora ideale per certe responsabilità, e diverse problematiche impellenti da risolvere.
La più urgente riguarda una visita di una ispezione da parte dei servizi sociali, che ignari della scomparsa della genitrice, intendono far luce su alcuni comportamenti irresponsabili ostentati dalle tre ragazze nei confronti del vicinato. I rapporti delle tre nel quartiere che le ospita appaiono infatti per lo più tesi, ma con qualcuno al contrario anche teneri e salvifici, a seconda dei casi.
In Paradise is burning la regista svedese Mika Gustafson ci racconta la voglia di vivere e difendersi di tre vite adolescenti "sospese" dalle circostanze ed indotte a recitare ruoli che non si addicono loro.
Tutto ciò avviene attraverso uno spigliato e vitale coming of age con al centro la famiglia spezzata ma per nulla resa, resa disfunzionale e usata come intralcio ed ostacolo ad una società che non pare disposta a utilizzare attenuanti per non fargliele pagare tutte.
Vitale e scatenato, Paradise is burning non è null'altro di più, ma può contare sulla presenza di tre giovani protagoniste che, nel ruolo delle tre esagitate sorelle, finiscono letteralmente per bucare lo schermo, rivelandosi il vero punto di forza di un film altrimenti solo spigliato e di discreta fattura.
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