Trama
Per alcune oscure ragioni, un quartetto d'archi di Tbilisi viene inviato a trascorrere l'estate in una sperduta comunità rurale. L'incomprensione è reciproca: gli abitanti del luogo sono totalmente immersi nelle loro attività, i "cittadini" devono reinventarsi nel nuovo contesto.
Note
Uno Ioseliani d'antan, dallo stile già inconfondibile.
Recensioni
Uno dei primi film di Ioseliani, ma non uno dei migliori. Sicuramente il tocco del regista georgiano si intravede subito, ma la "sospesa circolarità" dei suoi film è in questo caso troppo sospesa.Assolutamente scandaloso il doppiaggio italiano:una persona dalla voce inespressiva doppia tutti i personaggi. Un oscenità! In futuro farà di meglio il buon vecchio Otar, ma per i suoi fans è… leggi tutto
1 recensioni sufficienti
Recensioni
Si tratta di un film quasi privo di soggetto, ma non è un documentario, anche se gli somiglia. La cinepresa segue alcune giornate di un villaggio della Georgia, dove i ritmi di vita e di lavoro proseguono indisturbati dalla permanenza di un quintetto di musica da camera. La modernità è rappresentata da pochi oggetti: un camioncino, una macchina (di proprietà di un… leggi tutto
2 recensioni positive
Di inaudita limpidezza formale, il cinema di Otar Iosseliani è un guizzante teatro dell'assurdo popolato di eterni perdenti, marginali gentili, socievoli avvinazzati. Allegra e malinconica al tempo stesso, è come se…
leggi tutto
Film divertente ed emozionante ma non eccezionale che chiude il periodo in Urss di Otar Iosseliani. Un film che ricorda molto nello stile Jacques Tati, la comicità si basa sull'osservazione con dei picchi di poesia e di tristezza, come nel finale dove abbiamo la separizione tra due mondi che volevano scoprirsi anche solo per per spezzare il monotono vivere quotidiano. Il senso di quest'opera è…
leggi tutto
Si tratta di un film quasi privo di soggetto, ma non è un documentario, anche se gli somiglia. La cinepresa segue alcune giornate di un villaggio della Georgia, dove i ritmi di vita e di lavoro proseguono indisturbati dalla permanenza di un quintetto di musica da camera. La modernità è rappresentata da pochi oggetti: un camioncino, una macchina (di proprietà di un…
leggi tutto
Uno dei primi film di Ioseliani, ma non uno dei migliori. Sicuramente il tocco del regista georgiano si intravede subito, ma la "sospesa circolarità" dei suoi film è in questo caso troppo sospesa.Assolutamente scandaloso il doppiaggio italiano:una persona dalla voce inespressiva doppia tutti i personaggi. Un oscenità! In futuro farà di meglio il buon vecchio Otar, ma per i suoi fans è…
leggi tutto
Commenti (1) vedi tutti
7/8
commento di nico80