Regia di Vittorio Rifranti vedi scheda film
Collaborazione italo svizzera per questo strazio cinematografico, che cerca spunti "bellocchiani" in una commistione fra vita vissuta e teatro, sullo sfondo di un'opera di Dostojevski. Il regista, praticamente uno sconosciuto, se non per qualche operina praticamente mai vista da nessuno, cerca di costruire un film su un personaggio principale, regista teatrale e adescatore di belle fanciulle, che sta fra l'antipatico assoluto e lo psicopatico, interpretato malamente da Daniele Marcheggiani, attore svizzero davvero mediocre. Attorno a lui, il nulla, rimandi al passato, al dolore, a certe ferite, mentre belle figliuole lo blandiscono e, addirittura, non riescono fare a meno di lui, sfiorando, esse stesse, la ridicolaggine. Pessimo in tutto, film d'autore, si fa per dire, presuntuoso e mal riuscito. Statene alla larga, risparmiate un'ora e mezza del vostro tempo.
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