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L'esorcista

Regia di William Friedkin vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su L'esorcista

di GIMON 82
10 stelle

Sono passati 40 anni dall'uscita di questo film, caposaldo dell'horror intriso di tematiche umane,dalla religione al senso di colpa.L'ESORCISTA rimane un opera gelida,in grado di terrorizzare nei passaggi agghiaccianti e malefici.Qui non ci troviamo di fronte al classico horror da "entertainment",visto da noi come un qualcosa che rabbrividisce e basta,c'è tutto il male e le ombre annidate nelle nostre anime.Le nostre debolezze e fragilita' sono tramutate da Friedkin in potenza del male.Siamo dalle parti d'un capolavoro dichiarato,non c'è scampo per nessuno, il male si annida tra noi e dentro noi in qualunque istante,tra bambine gioiose e sacerdoti in crisi.Friedkin invade la  regia di  pathos terrificante, rilevante in fotogrammi frammentari,una sorta di puzzle dell'animo che schizza come una gelida lama.La telecamera è la "psicologa" dentro il film,dapprima nel rapporto tra Regan e la madre,un qualcosa di complice,amorevole e affettuoso che diviene "nel tempo" alchimia assuefatta di paura.Si denota nella bambina l'aura di disagio dall'inizio del film, qualcosa di velatamente drammatico che poi esplodera' nel trionfo del male.Regan è una piccola trascurata dalla madre in nome della carriera e abbandonata dal padre,una fragilita' dove il male nelle vesti di Pazuzu riuscira' ad annidarsi, un limbo candido infettato da un virus difficile da estirpare.Poi c'è padre Karras,sacerdote psichiatra,una figura interessante,non il solito prete austero e puro,ma umanissimo nei tormenti e fragilita'.La chiave di volta è nel rapporto tra Karras e l'anziana madre.Karras "abbandona" la donna in un ospedale psichiatrico,un qualcosa che gli sconvolgera' la vita.Friedkin è maestoso nel tessere una tela ambigua e terrificante fusa all'unisono, dove si evince la fragilita' e il tormento che attanagliano il giovane parroco.La paura mista all'attesa ansiogena regna incontrastata in tutti i 120 minuti,  aldila' dello schermo  attendiamo col groppo in gola un escalation malvagia e orrorifica.Le scene inorridiscono tanto,la maestria di Friedkin è nel saper creare un aura  inquietante dove la telecamera non indulge mai sui personaggi, è li onnipresente a constatarne la paura e il dolore anche fisico,dato che durante le riprese ,il regista noto come autoritario e dittatoriale,pretendeva dagli attori il massimo realismo.Ecco perchè L'ESORCISTA spaventa ancora tanto, il nemico non è un mostro o un killer psicotico, è in mezzo a noi, aspettando un nostro cedimento,pronto ad entrare in contatto col nostro animo e a far di noi quello che vuole.In questo quadro d'inquietudine e incertezza subissata in un pozzo d'orrore,entra in scena un altra figura:padre Lancaster Merrin.Merrin è un anziano sacerdote archeologo,presentatoci  all'inizio del film,vediamo degli scavi in Irak e quest'uomo dalla salute cagionevole, metaforicamente  il primo umano a "confrontarsi" con il male.Stupenda è  la ripresa frontale con Merrin faccia a faccia con la statua di un demone.Merrin è una figura arcaica e austera,una  scultura senza tempo,un qualcosa di antico venuto da un mondo dimenticato.Un animo che senza dubbio si è trovato svariate volte a tu per tu con il male,e di questo porta i segni nel fisico provato e stanco.Sara' lui con Karras e la parola di Dio a cercare di scacciare un MALE tremendo,annidato nell' innocente creatura.L'escalation di paura e tremore la si nei  passaggi dell'esorcismo,tra urla,levitazioni e rigurgiti verdastri.Friedkin è magnetico nel sfruttare paure e  tormenti di due uomini,specie di Karras,giovane e "inesperto" alle prese col MALE indefinito e  parte di tutti noi.La regia inorridisce,ci costringe alla paura a denti stretti e a tante riflessioni,sul male sempre in agguato dove meno ti aspetti.A farne le spese saranno i due preti ,sacrificati nell'umana fragilita',fisica e psichica dove il demone riuscira' "vincitore",fuggendo via lontano, aspettando di "invadere" un altro limbo dolce e fragile.L'ESORCISTA rimane  un film eterno,immortale nel  dogma cattolico,contrapposto alla misteriosa energia del male,un qualcosa che fa parte delle nostre vite,e che aspetta li nascosto,pronto a colpire tragicamente quando meno te lo aspetti.....VOTO 10.

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