Regia di William Friedkin vedi scheda film
Piccola prefazione:quando lo vidi a quattordici anni circa,la prima volta che lo trasmisero in tv,lo trovai ridicolo e incredibilmente sopravvalutato.Oggi,ritengo che sia un classico,che mi trova realtivamente d'accordo sulla morale adottata,abbastanza cattolico-conservatrice,ma è una macchina di cinema congegnata ottimamente.Tratto da un best-seller di William Peter Blatty(di una certa efficacia,anche se tra le righe si avverte un qualunquismo etico un po'fastidioso),il film di Friedkin è stato forse l'horror di maggior successo di tutti i tempi,ponendo inoltre un soggetto solitamente fatto salvo da scene shock come una bambina al centro di una vera escalation di turpiloquio e scene forti.Molto ben interpretato,soprattutto il prete in crisi padre Karras(un jason Miller intenso,purtroppo visto poco dopo questo film),"L'esorcista" percorre a giri sempre piu'stretti un vortice di delirante tensione,con l'inscindibile supporto sonoro delle musiche ben scelte di Mike Oldfield(molto prima di "Moonlight shadow"...),giungendo alle scene dell'esorcismo rese con enfasi dall'autore di "Vivere e morire a Los Angeles":pur non provandone paura,e riconoscendone i sapienti tocchi di regia per accrescere i brividi,un film che ho imparato ad apprezzare con il tempo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta