Regia di Marc Forster vedi scheda film
bellissimo film, tra i piu' impegnati e riusciti del cinema USA piu' recente. Sceneggiatura geniale, regia perfetta, attore e attrice protagonisti in stato di grazia. E' un film intenso, doloroso, con momenti di strazio nella prima parte e di malinconia nella seconda, strutturato in un modo che riecheggia vagamente il Dies Irae di Dreyer. Ma l'aspetto piu' mirabile della pellicola e' che nonostante la sua semplicita' riesce a comporre un ritratto lucido e profondo dell'America di oggi, triste, cupa, ma con il desiderio sotterraneo di cambiare le cose. Un grande film sui temi del razzismo, della pena di morte, della famiglia (dalle cui discutibili tradizioni morali si fatica ad uscire), del bisogno di amore e di umanita'. Alla freddezza quasi meccanicistica della prima parte si contrappone l'umanita' dolente e silenziosa, intrisa di eros, della seconda : come se si volesse trovare una reazione dignitosa alla barbarie disumana dell'esecuzione, attraverso un rapporto umano che non sia oscurato dal ruolo che il destino, ma soprattutto la societa', ci impone
che attore!!! ed e' anche notevole sceneggiatore e discreto regista...
bella e brava: Oscar meritato
non sbaglia un colpo; straordinaria tutta la sequenza dell'esecuzione
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