Regia di Marc Forster vedi scheda film
Il film è stato reso celebre soprattutto da due fattori: la scena di sesso esplicito tra Halle Berry e Billy Bob Thornton e il fatto che l'attrice afroamericana, per questo film, s'è beccata l'Oscar© come migliore attrice protagonista. Di ragioni, secondo me, non ve ne sono altre. Il film è realizzato da un buon professionista con dei bravi attori (da non trascurare la prova di Peter Boyle nella parte del vecchio), anche se il premio Oscar a Halle Berry fa veramente sorridere: a Thornton, molto più bravo, dovevano dare il Nobel? Non riesco a non essere d'accordo, in questo caso, con Piera Detassis, quando dice che "Il film sfida la retorica e non sempre vince la partita, si sparpaglia spesso e volentieri, coccola fin troppo la recitazione sottotraccia di Billy Bob. E soprattutto non sa bene come e quando chiudere. Il suo pregio, però, sta nell'atmosfera lenta e depressa, che riesce a costruire, e dentro cui gli esseri umani si muovono sospesi e pesanti, in debito di ossigeno. Un film a tratti esibizionista, un pochino volgare e gonfio di vero malessere".
Non convince a fondo neanche la particolarità delle situazioni descritte, basti pensare che: 1) Hank è vedovo; 2) Hank ha un padre quasi paralizzato e un figlio che odia; 3) il figlio un giorno gli si suicida davanti; 4) Leticia ha un marito che viene giustiziato sulla sedia elettrica; 5) il figlio obeso di Leticia è ucciso da un'auto pirata. Troppe disgrazie per un film solo. In più, Hank deve vincere un pregiudizio, ancora fortissimo nel padre, nei confronti dei neri, ancora considerati (siamo in Georgia) degli esseri inferiori. Per concludere, va considerato il particolare che la sceneggiatura descrive tutti i personaggi con tantissimi difetti (padre e figlio Grotowski fanno sesso mercenario con la stessa prostituta), con il risultato che l'unica persona per bene sembra essere il condannato a morte. Parafrasando i giudizi delle "Segnalazioni Cinematografiche", si potrebbe definire "Monster's Ball" «discutibile - compresso». (09/09/2007)
La guardia carceraria Hank Grotowski, che lavora nel braccio della morte di un penitenziario della Georgia, fa una vita abbastanza triste in compagnia dell'anziano padre semiparalizzato e del figlio Sonny, che odia da quando la moglie è morta, lasciandogli questo figlio ipersensibile e troppo diverso da lui. Dopo il suicidio del figlio, incontra la vedova di un condannato di colore cui ha eseguito la condanna alla sedia elettrica. Nasce l'amore.
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